
Motorpsycho album omonimo del 2025, Cominciamo col dire che questo è l'album in cima alla mia classifca dei dischi del 2025. Il migliore in assoluto e rientra nella mia top 10 di tutti i tempi. Dopo molti ascolti e riflessioni in merito.
Certamente essendo io un appassionato di questa band, sono di parte, ma vi rego di ascoltarlo e poi giudicare.
Eclectic Prog, Rock Psichelico, a tratti Space Rock, Classic Rock dei migliori in circolazione, momenti Hard Rock e alcune citazioni Metal, splendido in tutte queste fasi, tracce incalzanti fra prog e psichedelia, mellotron e piano, chitarre che ricordano a volte un sound zeppeliniano (come in “Laird Of Heimly”) e un sound prog rock come per lo splendido inizio con “Lucifer, Bringer Of Light” una lunga cavalcata che fa già intendere l’atmosfera del disco. Con “Stanley (Tonight's The Night)” il sound degli anni 70 torna coi suoi bellissimi cori e un basso sempre grandioso a tracciare una base quasi beat (che diventa presto un bel rock deciso) che tanto mi piace.
Momenti Pop-Rock con melodie orecchiabili si alternano con cavalcate psichedeliche e tipiche del progressive rock e non mancano le distorsioni insieme alle melodie, al folk e all'hard-rock.
- Il primo disco si apre con Lucifer, Bringer of Light brano con un incedere incalzante, grande rock con una atmosfera prog a tratti psichedelica e ipnotica, trascinante, orecchiabile con una base ritmica intensa e continua e un grandissimo lavoro di chitarra spesso in controtempo con la sezione ritmica e in dissonanza con il tema di base, molto avvincente il ritornello con i cori che trasmettono un feeling quasi beat. Energia pura di eccezionale trasporto. Capolavoro.
- Laird of Heimly e' una ballata lenta che non puo' non far pensare a un omaggio ai Led Zeppelin, chitarra acustica e voce, poche percussioni profonde, quasi lontane, una atmosfera intensa che si fa misteriosa quando entrano in gioco gli archi, una soffusa tensione melodica pervade il brano. Splendida la composizione e la versatilia' della parte vocale. Grande Pezzo.
- Stanley (Tonight's the Night) ci riporta il Rock and Roll, un bellissimo pezzo energico ancora una volta animato da un bellissimo ritornello e un riff di chitarra elettrizzante. Chitarre e basso leggermente distorti e batteria con suoni molto acustici, grande uso dei piatti e poi l'assolo di chitarra. Pezzo di Rock classico di pregevole fattura, che fa saltare su dalla sedia per ondeggiare stupidamente nel vuoto della stanza. Bellissimo!
- The Comeback apre il lato B con un bel rock potente, grandissimo giro di chitarra e basso straordinario, Le voci sono corali e il riff potente non smette di dare forza ed energia, assolo di chitarra fantastico, che mi riporta ai fasti del rock anni '70. La fase centrale vede un sincopato molto prog stile YES, in cui si ripete un giro piu' volte dando quel tipico senso di continuta' armonica e ritmica ininterrotta. Momenti di apertura portano il clima verso la melodia, supportata dalla voce che resta legera e melodica per tutto i brano che sotto si muove rock, deciso e a tratti travolgente. Fantastico pezzo.
- Kip Satie breve brano che inizia con un giro di pianoforte al quale si aggiungono fiati leggeri, una atmosfera classica con incursioni quasi jazz, soffuso, sottile, intenso, interlocutorio, interessante, bellissimo.
- Balthazaar parte soft con un giro di chitarre in dissonanza ma diventa presto una splendica cavalcata psichedelica, ipnotica, su una monumantale base batteria e basso svariano le tastiere e danzano i cori che segnano la melodia, il tempo e' segnato da regolari controtempi, una struttura che si fa intensa mentre il pezzo si evolve, con incursioni sempre piu' presenti di tastiere. Ipnotico, martellante, mentre si sviluppa l'assolo di organo, con un fantastico giro in crescendo di tonalita'. Pisichedelico al confine dello space rock, al limite della Jam session su una struttura predefinita. Protagioniste le tastiere. Prog ai massimi livelli. Entrano le voci nello stile dei Gong che si fanno parte della melodia, anzi, la creano sulla stessa base ritmica fin quando il caos strutturato lascia spazio all'assolo di chitarra e allora il brano cresce ancora ed esplode, la batteria fa grande uso dei piatti sotto questo assolo, non intende essere sovrastata e il basso grandioso continua a disegnare le geometrie ritmiche con profondita'. L'epilogo del brano vede il ritorno del mood ipnotico iniziale, i cori leggeri melodici. Assolutamente eccezionale.
- Bed of Roses ha un non so che di orientale in partenza, un tempo tracciato da una leggera base di basso chitarra e tastiere, cori lontani e un tappeto leggero di tastiere. Solo atmosfera in questo pezzo. Bella la melodia e i cori che ancora una volta fanno la differenza. Belle le incursioni degli archi in dissonanza in chiusura. Bellissimo brano psichedelico che chiude il primo disco.
- Il lato C contiene interamente Neotzar (The Second Coming), monumentale brano di 21 minuti circa. E' un capolavoro atmosferico fin dalle prime note, con tastiere e chitarra leggere ed una voce femminile inquietante che si fa a breve melodica, quasi classica e che lascia spazio alle melodie degli archi su uno splendido giro di basso. Poi parte il pezzo. Basso, batteria a tracciare la base ritmica incalzante ipnotica, chitarra distorta con un riff potente, tastiere psichedeliche. Voce. Inizia il viaggio ipnotico. Le incursioni di tastiere, i momenti di sospensione, l'incedere ritmico della voce. Basso e batteria al lavoro per la band che svaria fra diverse emozioni in modo arbitrario e senza regole e che rafforzano il mood rock quando il riff di chitarra si fa piu' potene, ma tornano metronomi quando la chitarra fa i suoi assoli. C'e un momento di stasi, si sola atmosfera a base di tastere leggere, al centro del brano che per lunghi istanti crea una atmosfera sognante, tesa, dubbiosa, incerta., che apre ad una fase melodica in cui la chitarra elettrica e le tastiere restando nel mood e ci portano nel mondo psichedelico, che cresce con gli archi, con i cori, con la batteria che entra leggerissima a tracciare il tempo con rari tocchi, lentamente fino alla eslodione hard rock quasi metal, inquietante , spaventosa, dura nella sua lentezza e crescita incessante, con la stridente chitarra in un folle assolo, che porta su il volume di tutti gli strumenti, la potenza del brano, la atmosfera... e stop. Riparte la cavacata all'improvviso, di nuovo chitarra e basso metronomi e la chitarra a svariare con un bellissimo assolo quasi interminabile. Grandissima energia di nuovo. Di nuovo il giro potente di chitarra nel mood prsichedelico ipnotico, di nuovo l'assolo. Un brano che nonostante i 21 minuti non e' ne prolisso ne ripetitivo ma semlicemente grandioso. Capolavoro assoluto, brano che dovrebbe essere annoverato fra i brani piu' grandi del rock psichedelico mai scritti. Uno di quei brani che se anche gli altri non fossero eccellenti, varrebbe da solo il prezzo del disco.
- Core Memory Corrupt apre l'ultimo lato del disco, bel brano con la sua struttura rock standard con connotati prichedelici degli albori, , anni '60 e '70. bellssimo nella sua semplicita' , cosa non facile per nessuna band.
- Three Frightened Monkeys e' la scena della chitara che fin dalle prime battute trascina il pezzo. Il basso e' grandioso anche in questo brano e si fa base e substrato per accenti lanciati dagli altri strumenti e dalla voce, coi suoi fraseggi lungi e melodici in netto contrasto anche qui con la velocita' del brano. Bellissimo l'assolo di chitarra e le variazioni sottostanti di batteria. Un brano non privo di variazioni e complessita', con una sezione di grande pianoforte elettrico che si alterna agli assoli con la chitarra mentre ancora basso e batteria operai fanno il lavoro "sporco" di trascinarci tutti. Grandissimo pezzo.
- Dead of Winter chiude il disco e non sono per niente stanco dopo circa 75 minuti, cosa che capita solo con i grandi dischi. Belissimo brano melodico di un bel rock e di grande melodia, una chiusura solare e positiva, leggera, disimpegnata di un disco mostruosamente bello.
Capolavoro, ascoltatelo, potrebbe scalare anche la vostra classifica personale come ha fatto per me.
Spettacolare!
Le Tracce
1. Lucifer, Bringer of Light (10:49)
2. Laird of Heimly (3:54)
3. Stanley (Tonight's the Night) (4:10)
4. The Comeback (4:32)
5. Kip Satie (2:25)
6. Balthazaar (11:40)
7. Bed of Roses (3:19)
8. Neotzar (The Second Coming) (21:07)
9. Core Memory Corrupt (5:38)
10. Three Frightened Monkeys (8:41)
11. Dead of Winter (5:24)
Durata 81:39
Line-Up
- Bent Sæther - voce solista e cori, chitarra acustica ed elettrica, basso, Mellotron, sintetizzatore, pianoforte, organo, Omnichord, percussioni
- Hans Magnus Ryan - voce solista e cori, chitarra elettrica solista, chitarra ritmica e slide, Mellotron, sintetizzatore, pianoforte
Con:
- Ingvald Vassbø - batteria (1, 6, 8-11)
- Mari Persen - archi (2)
- Reine Fiske - chitarra elettrica (3, 4)
- Olaf Olsen - batteria (3, 4)
- Thea Grant - voce (8)
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