
Buried Alive, album live degli Änglagård registrato nel 1994 al Progfest di Los Angeles, pubblicato nel 1996.
Si tratta di uno “strano” album dal vivo di oltre 70 minuti, per una band che aveva soltanto due album in studio in repertorio fino a quel momento: una specie di "compilation" dal vivo che vede la maggior parte dei brani provenienti da uno dei migliori album di rock sinfonico moderni, il loro album di debutto, Hybris.
Unica nota negativa è la produzione: la registrazione è mediocre con vari alti e bassi nel volume.
Dalla registrazione si può sentire il pubblico intervenire ad inizio e fine di ogni brano, come accade quando la musica viene ascoltata con attenzione per percepirne pienamente la bellezza e la complessità.
Musicalmente, chi conosce questa band ne sa apprezzare già la bellezza e la intensità delle composizioni, per chi non la conosce è arrivato il momento di farlo secondo me.
E magari questa compilation live può essere un degno inizio.
Consigliato!
Tracklist
1. Prolog (2:20)
2. Jordrök (11:45)
3. Höstsejd (14:03)
4. Ifrån klarhet till klarhet (9:04)
5. Vandringar i vilsenhet (13:07)
6. Sista somrar (9:22)
7. Kung Bore (12:34)
Durata 72:15
LineUp
- Mattias Olsson - batteria, percussioni
- Johan Högberg - basso, pedali per basso
- Thomas Johnson - Hammond, Mellotron, pianoforte a coda e altre tastiere
- Jonas Engdegård - chitarra elettrica e acustica
- Tord Lindman - chitarra acustica ed elettrica, Mellotron, voce, percussioni
- Anna Holmgren - flauto, Mellotron
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