
Storie Invisibili, il nuovo album del Banco del Mutuo Soccorso, uscito nel 2025, qui in versione vinile giallo trasparente / 180 grammi con libretto 16 pagine con testi e commenti sullalbum, limited edition 1000 copie numerate, autografate da Vittorio Nocenzi.
Interessantissimo il libro che contiene testi in versione sia italiana che inglese.
12 le Storie Invisibili che parlano di personaggi reali e che appartengono agli avvenimenti quotidiani, al lavoro delle persone, contadini o borghesi che siano raccontando quindi la storia di tutti.
Il prog? E’ infuso in ogni brano per quanto non ci siano suites ma canzoni, in ognuna ho trovato dei giri chiarissimi che riportano al prog che mi piace.
Un po’ di elettronica nella sezione ritmica ma nel 2025 ci sta, molto 4/4 ma non sempre e molto belli i riff di tastiera e chitarra.
La copertina guarda ai primordi della band. Molto bella.
Studenti: un tema di grande attualità, le manifestazioni studentesche e l’incitamento verso i giovani ad essere parte attiva del cambiamento, la protesta per il mondo che gli è stato lasciato ed uno sguardo alle proteste avvenute in Francia. “Resistenza, Resistenza, Resistenza ancora una volta…. Ci sta chiamando Parigi adesso, non abbiamo più tempo per chiacchiere e slogan.” “Non lasciare agli altri il tuo futuro, è tuo”
Il mietitore: tratta del lavoro contadino, della fatica alle intemperie, della grande missione di “coltivare il mondo”, sempre più difficile sotto lo sfruttamento di un lavoro non adeguatamente retribuito. Bellissimo il giro prog di tastiera che chiude il brano.
Il pittore: ispirato dei giochi di luce nei quadri del Caravaggio, un pittore racconta i suoi quadri e nonostante l’apparenza di malinconia e solitudine in realtà ci dice che non lo è, racconta la sua visione del mondo attraverso i quadri, dipinge l’amore. Musicalmente sognante.
Non sono pazzo: parla dell’omologazione alla quale tutti sono sottoposti, con il barcode addosso “come fossi un prodotto liofilizzato”
Anche qui l’intermezzo sincopato fatto di tastiere e batteria e’ veramente bello. “Per cambiare il mondo non basta l’auto tune” basterebbe questo a spiegare questo pezzo.
L’ultimo moro dell’Alhambra: Racconta in pezzo di storia, la cacciata dei mori dalla Spagna. Riporta a tutte quelle situazioni in cui un popolo è stato allontanato dalla terra dove ha vissuto. “Hei ma perché davi andare via da dove sono nato gridando?” Bellissimo pezzo, qui la band si diverte in una bellissima cavalcata old style.
Senza Nuvole: un amore senza tempo vissuto aggrappati alla quotidianità, che nonostante le difficoltà, nella unione vive una vita “senza nuvole”. Mi sono identificato in questa canzone. Molto bella. E vera, può accadere se si ha fortuna.
La casa blu: una intro di altri tempi e un po’ di inquinamento elettronico che ci sta bene. Senza entrare nella geopolitica fa autocritica sulla distanza morale che abbiamo avuto dalla guerra in Ucraina “ma tu dove eri mentre gridavo, mentre fuggivo, dov’ero io lo so”
Una distanza inevitabile, mentre vivevamo le nostre vite quotidiane, ma fa pensare che forse si poteva fare di più.
Sarà Ottobre: La voglia di libertà dei giovani durante la rivoluzione russa nell’ottobre del 1917 raccontata attraverso electric prog. Il desiderio di giustizia che è sempre pronto a tornare… quando sarà di nuovo ottobre.
Cena di Natale: una ballata in stile favolistico che ci riporta ad un sound degli anni 70. Parla del rifiuto di molti della tradizione del Natale per pure ragioni anticonformiste mentre è una festa che in realtà unisce, al di fuori della visione religiosa.
Spiegami il cielo: l’incontro di un uomo, tanto atteso, con gli alieni (e la musica ci dice chiaramente quando arrivano) e quando arrivano la prima domanda e’ “spiegami il cielo” . “L’universo ha troppe stanze per sapere solo nostro” “Quanta libertà se guardi in alto, come è immenso il cielo senza di noi”
Solo meraviglia: Lo sguardo di un adulto su un bambino, la meraviglia nei suoi occhi. Un testo semplice che descrive emozioni che abbiamo provato tutti. “Certe volte ho paura per quello che incontrerai, so che tu devi sbagliare e non posso farlo per te”
Capo Horn: La distanza del marinaio dai suoi affetti (questa la conosco bene…) La distanza tra la ricerca di qualcosa di nuovo, il mistero della scoperta, la consapevolezza che qualcuno ci aspetta, che aspetta il nostro ritorno.
Non pensavo che così tante di queste storie invisibili parlassero di me e dei miei pensieri quotidiani. Un bun album che non puo' mancare in una collezione completa dei lavori del Banco del Mutuo Soccorso.
I Brani
1. Studenti (3:16)
2. Il Mietitore (3:36)
3. Il Pittore (3:26)
4. Non Sono Pazzo (2:56)
5. L'Ultimo Moro Dell'Alhambra (4:28)
6. Senza Nuvole (3:59)
7. La Casa Blu (4:41)
8. Sarà Ottobre (3:41)
9. Cena Di Natale (2:21)
10. Spiegami Il Cielo (4:59)
11. Solo Meraviglia (2:27)
12. Capo Horn (5:24)
Durata 45:14
La Formazione
- Tony D'Alessio - voce solista
- Vittorio Nocenzi - organo, sintetizzatore, voce
- Michelangelo Nocenzi - pianoforte, tastiere
- Filippo Marcheggiani - chitarra elettrica, chitarra acustica, voce
- Marco Capozi - basso
- Dario Esposito - batteria




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