.jpeg)
Maestro dei Magic Pie, pubblicato in questo 2025, a cinque anni di distanza del precedente album Fragments of the 5th Element.
Una prog metal band norvegese che ci propone in questo disco 7 brani fra i quali una lunga suite di oltre 18 minuti.
Quello che ho tratto da questo disco e' che, come sta accadendo per altre prog band dei nostri giorni, anche in questo disco c'e' un mix di stili molto ben articolato e con una ottima fusione fra i generi, ma con una differenza sostanziale:
Mentre altrove trovo atmosfere che provengono quasi esclusivamente da sottogeneri del prog, dal sinfonico o romantico allo psichedelico allo space rock e anche derive sulla scena di Canterbury, qui ci trovo molti riferimenti al Classic Rock e all'Hard Rock degli anni 70 e anche 80, che "alleggeriscono" i brani dalla costante complessita' tipica del Prog puro e che unitamente ad una indiscutibile capacita' compositiva con delle bellissime melodie che restano in testa, rendono i brani delle vere e proprie "hits" con un carattere trascinante che piaceranno a mio avviso ad un pubblico che ama il Classic Rock,l'hard rock, il Progressive Metal e Il Progressive Rock ma non a coloro che sono puristi di uno solo di questi generi.
Un mood che va dal rock romantico, a temi piu' forti al confine fra hard rock e il progressive metal con la introduzione di variazioni e progressioni. C'e anche del perfetto rock blues e un pregevole jazz rock nella prima traccia. Tutti i musicisti sono eccellenti, batteria precisa, bella creatività alle tastiere, basso top e bellissimi soli di chitarra a volte in clima psichedelico. Belli i cori (la cosa che mi ha fatto pensare agli anni 80) e la voce solista centrata e appassionata, bellissime le tastiere sia nelle basi portanti che negli assoli a volte vintage, alcuni tratti ricordano i primi yes ma su basi di chitarra decisamente hard rock, ma c'e' anche un lontano ricordo di Voodoo Child e del primo Bowie per alcuni istanti.
I pezzi di punta sono sicuramente la suite iniziale ”Opus Imperfectus Pt.1 – The Missing Chord”, “By the Smokers Pole”, “Name It To Tame It” e “Someone Else’s Wannabe”
Il risultato finale e' complessivamente quello di un belissimo album, sia chiaro, composizioni ed esecuzione sono al top come la produzione, sono pezzi bellissimi che si ascoltano volentieri, non con lo sguardo corrucciato di chi deve capire il brano, dell'audiofilo che deve assolutamente leggere tra le righe e comprendere le sfumature o le radici piu profonde, ma con la serentita' di un easy listening su trame bellissime ma che non hanno corso il rischio di restare nella nicchia, per accedere secondo me ad un pubblico piu' ampio, prendendo quello che c'e' di piu' "fico" nel progressive e innestandolo sapientemente, egregiamente, nell'hard rock.
Consigliato, come dicevo, un pubblico che ama il Classic Rock, l'Hard Rock, il Progressive Metal e Il Progressive Rock ma non a coloro che sono puristi di uno solo di questi generi.
I brani
1. Opus Imperfectus Pt. 1 - The Missing Chord (18:29)
2. By the Smoker's Pole (4:19)
3. Name It to Tame It (7:10)
4. Kiddo... (2:12)
5. Someone Else's Wannabe (7:34)
6. Everyday Hero (5:10)
7. Opus Imperfectus Pt. 2 - Maestro (4:17)
Durata 49:11
La Formazione
- Kim Stenberg - chitarre, voce
- Lars Petter Holstad - basso, voce
- Eirikur Hauksson - voce solista
- Martin Utby - batteria
- Eirik Hanssen - voce
- Erling Henanger - tastiere, voce
.jpeg)
.jpeg)
.jpeg)


.jpeg)











.jpeg)
.jpeg)




