Scarsick dei Pain of Salvation

Scarsick dei Pain of Salvation, del 2007, qui in una ottima ristampa su vinile 180g.

Un album che ha diviso gli estimatori di questa band, per via del fatto che tutti attendevano il seguito di The Perfect Element Pt. I, mentre questo album è dal punto di vista di arrangiamenti e sonorità qualcosa di molto diverso: le parti  strumentali sono quasi del tutto assenti, idem per gli assoli di chitarra, un uso importante del parlato, che spostano le sonorità del gruppo, e i complessi intrecci vocali tipici dei Pain of Salvation sono stati quasi abbandonati.

L’album parla di uomo che contesta il mondo osservandolo attraverso i mass media, probabilmente da questo il cambiamento del linguaggio espressivo, e letto in questo modo è un concetto apprezzabile

- Scarsick e' una traccia influenzata metal con riff aggressivi e un ottimo progressive metal.
- Spitfall prosegue col sound progressive metal ma con innesti di temi pop.
- Cribcaged e' la tracia piu' simile al sound tipoco dei Pain of Salvation, con una grande parte di pianoforte iniziale.

- America, brano orecchiabile che fonde il sound caotico e sperimentale dell'album con elementi aggressivi e melodici. 

- Disco Queen, brano divisivo, con un sound brillante e orientato al pop, piacevole ma non del tutto inserita nel contesto generale dell'album.
- Kingdom of loss e' la TOP track del disco, semplice ma di grande bellezza.

- Mrs Modern Mother Mary e' un breve brano, molto orecchiabile con un riff di chitarra distorta e una linea di basso ricca di groove. 

- Ideocracy e' un grandissimo brano con atmosfere di mistero e molto trascinante.
- Flame to the Moth, brano semplice semplice con un ritornello molto efficace. 

- Enter Rain chiude il disco, con un sound malinconico e psichedelico, bel brano di chiusura

Molti hanno parlato di questo disco come di una svolta commerciale. Io propendo per la tesi che il concept abbia triggerato il sound e per questo il disco mi piace molto e comunque è un disco di livello altissimo, come questa band ci ha abituati, non un capolavoro, ok, ma bellissimo album.

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LineUp

- Daniel Gildenlöw - voce solista, chitarra, banjo, percussioni, campionatore, produttore
- Johan Halgreen - chitarre, voce
- Fredrik Hermansson - tastiere, pianoforte, campionatore
- Johan Langell - batteria, voce