Blå Vardag degli Atlas

Blå Vardag degli Atlas, album del 1979.

Gli Atlas sono una band svedese che pubblicò un solo album, "Blå Vardag", nel 1979, prima di sciogliersi nel 1980. La formazione comprendeva Björn Ekborn ed Erik Björn Nielsen alle tastiere, Micke Pinotti alla batteria, Uffe Hedlund al basso e Janne Persson alla chitarra. Dopo lo scioglimento la formazione (tranne Ekborn) continuò come un progetto chiamato Mosaik, pubblicando un album omonimo nel 1982. I vari membri si dedicarono ad altre attività musicali con diversi gruppi. Il sound della band era basato sull'uso di doppie tastiere ed una fusione di rock sinfonico con influenze fusion e complesse composizioni strumentali che a tratti contengono reminiscenze del sound di Canterbury.

Blå Vardag (in svedese "Lunedì Blu" o "Giorno Grigio") e' il loro unico album, auto prodotto, che e' ormai un classico tra gli appassionati di rock progressivo e rappresenta il sound prog svedese degli anni '70 ma con un mood solare inaspettato. 

L'album contiene cinque brani completamente strumentali  e si tratta di composizioni complesse con una grande sinergia tra i due tastieristi con i loro organi, sintetizzatori e  mellotron e il mood e' complessivamente positivo con un'atmosfera leggera. 

Si tratta di una gemma del progressive rock che viene dalla Scandinavia ma che e' lontano dalle atmosfere malinconiche che generalmente caratterizzano le band provenienti da questa regione del freddo Nord europeo, le composizioni sono bellissime e c'e' molta melodia e armonia.

- Elisabiten apre il disco con una atmosfera jazz-fusion, con doppie tastiere, pianoforte, organo e sintetizzatori) e una ritmica essenziale, che cresce di intesita' progressivamente. Bella la melodia unita alla complessità in questa grande composizione. 

- På Gata e' un lungo brano di circa 14 minuti con atmosfere che cambiano da solari e jazzate a momenti piu' scuri ed emotivamente intensi. Grandi le parti d tastiera, col Mellotron e il Clavinet.

- Blå Vardag apre il lato B con un sound sperimentale, un grande lavoro di tastiere e ritmi essenziali, un brano che cresce lentamente con una atmosfera eterea e psichedelica piu' vicino al sound cupo tipico scandinavo. Bellissimi i passaggi di doppia tastiera con Mellotron, Moog, l'organo Hammond e il pianoforte elettrico. Bellissimo brano

- Gånglåt spicca con grandi cambi di tempo e una spettacolare esecuzione tecnica con una grande parte di chitarra, il mood e' sereno e calmo, solare, con uno splendido lavoro di pianoforte  elettrico e un grande assolo di chitarra.

- Den Vita Tranans Väg e' un brano con una atmosfera sognante con toni dark e chitarre piu' incisive e con sintetizzatori e organo eccellenti insieme all'immancabile Mellotron. 
 

Una atmosfera complessiva solare e positiva, un rock sinfonico con influenze jazz rock forse fuori tempo per le sue fattezze, alla fine degli anni 70', che se fosse uscito 6 o 7 anni prima avrebbe avuto a mio avviso ben altro successo commerciale. Ascoltandolo oggi e' proprio li' che mi porta agli inizi degli anni 70, sia per la complessità dei brani che per le atmosfere, che vanno da quella epica, a volte incalzante, a volte serena e a volte interlocutoria, sempre di grande intensità. I musicisti di spicco sono i tastieristi e il chitarrista, con la ampia sezione ritmica che pur facendo un egregio lavoro non si spinge troppo nel virtuosismo.

Un album sconosciuto a molti ma assolutamente consigliato agli appassionati di rock progressivo sinfonico strumentale. Una gemma da riscoprire.

Album consigliatissimo!

Questo album e' a pieno titolo una METEORA del Progressive Rock, visita la sezione METEORE PROG per maggiori informazioni

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Tracklist

1. Elisabiten (7:12)
2. På Gata (14:10)
3. Blå Vardag (6:56)
4. Gånglåt (2:52)
5. Den Vita Tranans Väg (7:18)

Durata 38:28

LineUp

- Janne Persson - chitarra, conga, piatti, flauto e Mellotron (6)
- Björn Ekborn - organo, pianoforte, synth, clavinet, Mellotron, Rhodes
- Erik Björn Nielsen - sintetizzatore, Mellotron, Rhodes, organo, pianoforte
- Uffe Hedlund - basso, pedaliera basso, chitarra
- Micke Pinotti - batteria