
Fly by Night dei Rush del 1975
Dei Rush abbiamo lungamente parlato nella scheda artista relativa e nelle recensioni di numerosi album.
Dopo l'album omonimo di esordio, è il primo album che vede alla batterista la leggenda Neil Peart, il Professore, che assume anche il compito di paroliere del gruppo.
Viene definito un album di transizione, con la band che si allontana dal sound zeppeliniano (ancora presente ad esempio nel pezzo In the End) e si avvia verso la complessità che caratterizza i lavori successivi ma che già si percepisce in By-Tor & the Snow Dog, verso il loro eccezionale Heavy Prog.
Un album che oltre ad essere bellissimo ma non al livello di tutti i successivi, e' storicamente importantissimo, musicalmente va valutato secondo me come il primo passaggio dall’hard rock al prog di una band stratosferica che ha fatto la storia per decenni sfornando capolavori di altissimo livello uno dopo l’altro.
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Tracklist
1. Anthem (4:10)
2. Best I Can (3:24)
3. Beneath, Between and Behind (3:00)
4. By-Tor and the Snow Dog (8:57) :
- i. At the Tobes of Hades
- ii. Across the Styx
- iii. Of the Battle:
- iiia. Challenge and Defiance
- iiib. 7/4 War Furor
- iiic. Aftermath
- iiid. Hymn of Triumph
- iv. Epilogue
5. Fly by Night (3:20)
6. Making Memories (2:56)
7. Rivendell (5:00)
8. In the End (6:51)
Durata 37:38
LineUp
- Alex Lifeson - chitarra elettrica e acustica
- Geddy Lee - bassi, sintetizzatori, voce
- Neil Peart - batteria





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