
This Strange Engine dei Marillion, del 1997
Di questa grandissima band abbiamo lungamente parlato in altri articoli, ma vale la pena ricordare che i Marillion sono una band britannica formata nel 1979 che ha dato un contributo fondamentale al neo-progressive rock. La band ha attraversato due distinte epoche, definite dai due cantanti principali, quella di Fish e quella di Steve Hogarth, era nella quale ricade questo disco. In occasione della recensione dell'album che ha chiuso l'era Fish, Clutching at Straws, ho fatto una scheda della band che vi invito se interessati a consultare.
Questa e' la bellissima riedizione del 2024 in box-set di 5LP, una Special Edition di cui trovate di seguito tutte le foto
Si tratta di un lavoro atipico, lontano dal neoprog che dei Marillion: si riducono le parti strumentali e i molti cambi di tempo a favore della adozione pura della forma di canzone, con ottimi pianoforte e chitarre acustiche e un sound più orecchiabile.
La title-track è il brano che più ricorda i vecchi Marillion e questo rende l'album a mio avviso paragonabile al suo suo predecessore Afraid Of Sunlight, ma non superiore a Brave che lo precede e che a mio avviso e' un vero capolavoro dell'era Hogarth insieme ai successivi Marbles (2004) e An Hour Before It's Dark (2022).
This Strange Engine e' un album molto bello ma non eccezionale, non è il migliore album della loro discografia che ascolto e apprezzo comunque interamente sia del primo che del nuovo corso.
Personalmente lo ho ascoltato con grande piacere e questa edizione con le versioni live dei brani e’ davvero completa.
Da avere per gli appassionati di questa fantastica band.
Nota: Tutti i link ai lavori dei musicisti sono nei TAG sotto il titolo dell'articolo o nella pagina "Artisti"
Tracklist
1. A Man Of A Thousand Faces (7:31)
2. One Fine Day (5:31)
3. 80 Days (5:00)
4. Estonia (7:56)
5. Memory Of Water (3:01)
6. An Accidental Man (6:10)
7. Hope For The Future (5:10)
8. This Strange Engine (15:41)
Durata 56:00
LineUp
- Steve Hogarth - voce solista e cori, tastiere, percussioni
- Steve Rothery - chitarre
- Mark Kelly - tastiere, cori
- Pete Trewavas - bassi, cori
- Ian Mosley - batteria, percussioni
Con:
- Charlton & New Bottle School Choir - coro (1)
- Rey Lear - arrangiatore del coro
- Tim Perkins - balalaika (4)
- Paula Savage - tromba (7)
- Phil Todd - sassofono (8)











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