
666 degli Aphrodite's Child, album del 1972
Gli Aphrodite's Child sono un gruppo greco formato nel 1967 da Vangelis Papathanassiou, Demis Roussos e Loukas Sideras ad Atene.
Raggiunsero il successo in Europa con singoli come "Rain and Tears" e "It's Five O'Clock" e i loro primi album, End of the World (1968) e It's Five O'Clock (1969), presentavano pop psichedelico e ballate, il loro capolavoro e' 666 che e' anche iul loro terzo e ultimo album .
Dopo lo scioglimento, Roussos intraprese una brillante carriera pop e Vangelis con la musica elettronica e le colonne sonore. Vangelis è scomparso nel 2022 e Roussos nel 2015, del loro lavoro con gli Aphrodite's Child resta 666 che e' un capolavoro assoluto.
666 e' un disco fondamentale per il progressive rock, un concept album durante la lavorazione del quale iniziarono le divergenze a causa della sua natura sperimentale e che causò problemi con la casa discografica. L'uscita dell'album è stata infatti posticipata di piu' di un anno a causa del disagio della casa discografica per alcuni dei suoi contenuti, in particolare per il brano intitolato "∞" (Infinito), in cui l'attrice greca Irene Papas canta "Ero, sono, sarò" rappresentando un “orgasmo psichedelico”.
Questa è l’ultima re-issue della Universal in versione limitata con doppio vinile rosso e audio re-masterizzato.
Si tratta di uno degli album progressive rock più originali di tutti i tempi, pubblicato quando il gruppo si era già sciolto con una grande interpretazione di Demis Roussos e naturalmente grandi composizioni del grande Vangelis.
E' un concept album ispirato all'Apocalisse di Giovanni: il fronte copertina ne cita integralmente il passo 13,18 che menziona il Numero della Bestia, cioè appunto 666 che tradotto dice “chi ha intelligenza può interpretare il numero della bestia, che è 666”.
E' senza dubbio un capolavoro rivoluzionario del rock progressivo e psichedelico con una straordinaria fusione di generi, rock progressivo, rock psichedelico, musica tradizionale greca, jazz fusion ed esperimenti sonori elettronici/d'avanguardia, una opera rock che e' la narrazione dell'Apocalisse che culmina nella vera fine del mondo.
Grandissime le tastiere di Vangelis e la sezione ritmica molto potente oltre a un grandissimo lavoro di chitarra.
Bellissimi i brani, dalla atmosferica "The Four Horsemen" con grandi riff e parte vocale, la bellissima "Babylon", "The Beast" con le sue influenze funk e soprattutto l'epica suite di chiusura di 19 minuti “All the Seats Were Occupied”.
Grande disco, melodie storiche ormai, di una band in stato di grazia con i due geni Vangelis/Roussos in perfetta sintonia.
Un grande classico e una pietra miliare del rock progressivo, molto in anticipo sui tempi e un ascolto impegnativo nelle sue parti sperimentali.
Da avere assolutamente in collezione.
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Tracklist
1. The System (0:23)
2. Babylon (2:51)
3. Loud, Loud, Loud (2:37)
4. The Four Horsemen (5:57)
5. The Lamb (4:34)
6. The Seventh Seal (1:30)
7. Aegian Sea (5:25)
8. Seven Bowls (1:25)
9. The Wakening Beast (1:07)
10. Lament (2:55)
11. The Marching Beast (2:00)
12. The Battle of the Locusts (0:56)
13. Do It (1:45)
14. Tribulation (0:32)
15. The Beast (2:33)
16. Ofis (0:17)
17. Seven Trumpets (0:30)
18. Altamont (4:45)
19. The Wedding of the Lamb (3:35)
20. The Capture of the Beast (2:15)
21. ∞ (Infinity) (5:16)
22. Hic Et Nunc (3:00)
23. All the Seats Were Occupied (19:27)
24. Break (2:55)
Durata 78:30
LineUp
- Silver Koulouris - chitarra, percussioni
- Vangelis Papathanassiou - organo, pianoforte, flauto, percussioni, vibrafono, cori, arrangiatore e produttore
- Demis Roussos - basso, solista (2, 4, 22) e cori
- Lucas Sideras - batteria, solista (15, 24) e cori
Con:
- Irene Papas - voce solista (21)
- Harris Chalkitis - basso, sassofono tenore, congas, batteria, cori
- Michel Ripoche - trombone, sassofono tenore (2, 22)
- John Forst - narrazione
- Yannis Tsarouchis - narrazione greca






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