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Lateralus dei TOOL, pubblicato nel 2001.
I Tool sono una band statunitense di alternative/progressive metal nata a Los Angeles nel 1990.
la formazione iniziale era composta da Maynard James Keenan alla voce, Adam Jones alla chitarra, Paul D'Amour al basso (che ha lasciato il gruppo dopo aver contribuito al loro primo album, Undertow considerando “Il loro processo creativo" … "straziante e tedioso” ed è stato sostituito da Justin Chancellor) e Danny Carey alla batteria che abbiamo recentemente visto impegnato nel bellissimo progetto BEAT.
Il loro sound e' una fusione di heavy metal, progressive metal e alternative rock, che ha dato vita a capolavori che gli hanno consentito di vincere quattro Grammy Award.
Lateralus è un capolavoro complesso che fonde progressive Metal e heavy metal, con sezioni atmosferiche che danno sensazioni di tensione o mistero o che inducono alla meditazione e alla riflessione, grazie alla voce straordinaria di Maynard James Keenan e alle capacita' tecniche ed i virtuosismi di ogni membro della band, un album non di facile ascolto, che richiede grande attenzione.
Complesso e' anche il concept che tratta dell'idea di elevare la coscienza attraverso l'interconnessione tra mente, spirito e universo. Il concept fonde principi matematici e spirituali, utilizzando la sequenza di Fibonacci e la geometria sacra per rappresentare in musica e con testi di grande impatto la "spirale" della vita.
Tema centrale e' l'espansione del pensiero per andare oltre la realtà fisica attraverso il "pensiero laterale" (da cui il titolo dell'album), per sviluppare la capacità di pensare in modo creativo e risolvere i problemi da una diversa prospettiva.
Mi sono appassionato personalmente a questo tema nel corso della mia vita, riflettendo sull'imperturbabilità' dei fatti e degli eventi e della presa di coscienza che e' inutile l'overthinking sull'inevitabile e che e' molto piu' utile ed efficace razionalizzare e trarre beneficio dall'esperienza della comprensione.
Si tratta della intersezione di concetti matematici ed idee spirituali e alchemiche fra le quali la sezione aurea e i sette passi alchemici, nel tentativo di creare una visione complessiva spirituale dell'universo.
La title track, Lateralus ha una struttura e un metro ritmico basati sulla sequenza di Fibonacci, nel conteggio delle sillabe e nell'uso di parole il cui numero di sillabe formano i primi sei numeri della successione di Fibonacci e questo ha dato vita a molte teorie una delle quali dice che la vera sequenza di ascolto delle tracce dovrebbe essere non lineare ma a spirale (nel brano sono infatti presenti versi contenenti la parola "spiral")
Le transizioni tra le tracce sono tali da crearne la fusione per un ascolto inevitabilmente unitario rappresentando il tema dell'interconnessione. Secondo alcune teorie la "santa trinità"e' rappresentata dalle ultime tracce dell'album.
I brani che sono 13 per oltre 78 minuti, presentano cambi di ritmo e di dinamica frequenti e di grande impatto, con la voce stupenda Maynard James Keenan, fraseggi di chitarra e di un basso più presente che in passato. Atmosfere metalliche e claustrofobiche.
- The Grudge, stupendo brano d'apertura dell'album, hard rock potente con ritmi molto complessi e boost improvvisi e impressionanti.
- Eon Blue Apocalypse splendido strumentale con un lavoro di chitarra eccezionale.
- The Patient e' una spettacolare progressione che da lenta e soft si fa travolgente e inquietante.
- Mantra, un breve strumentale animato da suoni inquietanti, quasi spettrali.
- Schism e' valso un Grammy, con un basso straordinario , traccia molto complessa con una interpretazione vocale grandiosa.
- Parabol e Parabola sono due sezioni di un unico brano che si differenziano per il clima dark e attraente dello strumentale Parabol e per la potenza esplosiva di Parabola.
- Ticks & Leeches, brano molto pesante con la voce graffiante di Maynard James Keenan, molto aggressiva.
- Lateralus e' un capolavoro molto potente, con le sue progressioni matematiche alla base della composizione.
- Disposition, Reflection, Triad sono una spettacolare sequenza di brani che compongono una lunga suite che coinvolge in diverse atmosfere, dalla tensione costante e protratta di Disposition alla potenza della jam metal con Triad con le sue influenze orientaleggianti, fino a Reflection, che induce alla riflessione e al pensiero.
- Faaip de Oiad chiude l'album con una registrazione audio di un ipotetico chiamante dell'Area 51 in un programma radiofonico.
Copertina realizzata da Alex Grey, la rappresentazione di un diverso lato del corpo umano, incluso il lato spirituale. In uno di questi è nascosta nel cervello la parola "GOD".
Un album non facile, completamente diverso da altri lavori dei tool, a mio avviso un album perfetto.
Cambiamenti di tempo, arrangiamenti complessi, alternanza di riff pesanti e atmosfere più soft, fusione dei brani, grandissime performance vocali e strumentali con la voce di Maynard James Keenan straordinariamente potente e di grande estensione, grande virtuosismo strumentale da parte di tutti i componenti della band, un album coinvolgente, trascinante, emozionante.
Un album essenziale, il capolavoro dei TOOL a mio avviso superiore a qualsiasi altro album della loro discografia.
Nota: Tutti i link ai lavori dei musicisti sono nei TAG sotto il titolo dell'articolo o nella pagina "Artisti"
Tracklist
1. The Grudge (8:36)
2. Eon Blue Apocalypse (1:04)
3. The Patient (7:14)
4. Mantra (1:12)
5. Schism (6:47)
6. Parabol (3:04)
7. Parabola (6:03)
8. Ticks & Leeches (8:10)
9. Lateralus (9:24)
10. Disposition (4:46)
11. Reflection (11:07)
12. Triad (8:46)
13. Faaip De Oiad (2:05)
Durata 78:18
LineUp
- Maynard James Keenan - voce solista
- Adam Jones - chitarra
- Justin Chancellor - basso
- Danny Carey - batteria e percussioni, campionamenti
Con:
- Eric "Statik" Anest - elettronica (12)
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