
Fimbulvinter di Bjørn Riis publicato in questo 2025, da uno tra gli artisti più acclamati e prolifici nel genere progressive rock in Norvegia e non solo.
E' un cantautore, polistrumentista e produttore che è passato da cover band poco conosciute al successo mondiale come membro degli Airbag e come solista.
Autore principale degli Airbag, band Norvegese di Oslo per quasi vent'anni ha condiviso il palco con band e artisti del calibro dei Marillion, Yes, Saga, Neil Morse e Riverside.
In questo disco Bjørn Riis suona tutti gli strumenti ed e' supportato da tre batteristi, uno dei quali proveniente dagli Airbag stessi.
Il titolo del disco Fimbulvinter, nella mitologia norrena, è un periodo di tre anni di inverno ininterrotto che precede il Ragnarǫk, l'evento apocalittico che rappresenta la fine del mondola e letteralmente significa "terribile inverno".
Il disco nasce da esperienze personali avute da Bjørn con l’ansia, disperazione, paranoia senza trascurate pero' il messaggio di speranza e di rinascita nel loro superamento: non si tratta di un album autobiografico ma affronta temi che sono ancora dei tabù e con i quali si e' confrontato.
- l'album fa una sintesi di progressive rock e hard rock con inserti di atmosfere floydiane che spiccano in Illhug.
- Segue la bellissima Gone con la sua energia esplosiva.
- Poi c'e' Panic Attack, la traccia più lunga dell'album coi sui 10 minuti circa, che rappresenta al meglio lo spirito dell'album che inizia lentamente e presto esplode trasferendo un senso di urgenza e di angoscia. La calma interlocutoria di un ritmo lento in cui il cantato si fa rarefatto e la chitarra disegna accordi leggeri si alterna con esplosioni di un rock duro, chitarra decisa e batteria potente. Il Cantato diventa piu' deciso nella fase Rock del brano. Poi torna l'atmosfera sospesa, coi suoi suoi suoni leggeri in una splendida alternanza fino alla chiusura del brano, che avviene con un sound che ci porta una sensazione di speranza, di Luce e di forza. stupisce la chiusura netta e imrovvisa di questo brano che secondo me e' uno dei brani piu' belli dell'album.
- Il lato B comincia con She, che e' una ballad romantica, molto appassionante, con un bellissimo testo, un tappeto di suoni echeggianti accompagnao tutta a parte iniziale, con accordi di chitarra acustica e voce. Voglio citarla nella sua splendida semplicita'.
"Everytime I feel alone, Everytime the sun is down, When I feel it's coming on, Whenever I lose control, She's always here, She's always here for me, She's always here for me"
Bellissimo pezzo che si chiude con una distesa di bellissime emozioni in musica, suoni lunghi di una chitarra di Bjørn suonata con grandissima maestria... Bello Bello Bello.
- Fimbulvinter, la title track, e' un pezzo decisamente hardrock con chitarre elettriche in grande evidenza. Parte col vento leggero e un volo di chitara minaccioso, poi subito un ritmo incalzante, batteria molto rock e chitarra sincopata distorta in controtempo. Anche qui dopo la fase Rock c'e un intermezzo piu' calmo, (una alternanza che e' un marchio di fabbrica) e si riparte poi col rock piu' duro, col solo di chitarra che si porta dietro l'eredita' degli anno 70' nei quali siamo cresciuti. Anche le testiere nel finale fanno la loro parte, con dissonanze che accentuano il clima di ansia e di minaccia, e' arrivato Fimbulvinter, il "terribile inverno", mentre cori seguono un giro di tastiere con suoni genesiani. Bellissima composizione anche questa, musicalmente compete in intensita' con Panic Attack e la supera per complessita'. Bellissimo pezzo.
- Fear of Abandoned e' una ballad che ci riporta alla pace, quella pero' di una anima in cerca di qualcosa, forse in cerca di se stessa, anche qui vale la pena citare una parte del testo:
"I don't know what I'm doing here, I don't know where I'm supposed to be, Everything seems so strange to me, Even though, I've been here before..."
Bjørn Riis si riconferma con questo album come un interprete di punta del progressive rock dei nostri giorni con un album coinvolgente e molto toccante, fatto di emozioni, espresse a volte con disarmante semplicita' ma anche con grande energia e complessita', dua facce di un disco, che sembrano le due facce di una personalita'.
Bellissimo album, consigliatissimo!!!
I Brani
1. Illhug (1:43)
2. Gone (8:34)
3. Panic Attack (10:56)
4. She (6:33)
5. Fimbulvinter (9:00)
6. Fear of Abandoned (7:36)
Durata 44:22
La Formazione
- Bjørn Riis - voce, chitarre, basso, tastiere, compositore e produttore
Con:
- Henrik Bergan Fossum - Airbag - batteria
- Arild Brøter - batteria
- Kai Christoffersen - batteria
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