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Anderson Bruford Wakeman Howe (ABWH), unico album in studio della band omonima , del 1989
Si tratta di una sorta di spin-off degli Yes, progetto maturato nel 1987, quando gli Yes con il chitarrista Trevor Rabin in formazione, vissero una diatriba stilistica iniziata da Anderson, insoddisfatto della svolta pop del gruppo.
Anderson ingaggio' quindi tre storici componenti degli Yes che avevano abbandonato in diversi momenti: il chitarrista Steve Howe, il tastierista Rick Wakeman e il batterista Bill Bruford. La band resto' attiva dal 1988 al 1990. Seguiranno due album live: An Evening of Yes Music Plus del 1993 e Live at the NEC del 2010.
E' ache una sorta di celebrazione della reunion dei membri chiave dei Yes che hanno sfornato un album bellissimo che e musicalmente e' un vero e proprio gioiello nel panorama del rock progressivo, attraverso la unione di musicisti di altissimo livello e una scrittura di canzoni eccellente, un album che forse non ha punti deboli
Gli stili dei brani sono diversi, alcuni, come Teakbois hanno un sound latino e caraibico, Let's Pretend composta con Vangelis, che conosceva e collaborava con Anderson, e' del tutto riconoscibile nello stile del leggendario compositore.
La Formazione si avvale anche del grandissimo Tony Levin come ospite al basso, Chapman Stick e voce e di bellissimi cori con J.M.C. Singers , Emerald Community Singers e Oxford Circus Singers:
Bellissimo il brano Brother of Mineche che ricorda i classici degli Yes classici, un brano strutturato e complesso, con melodie sofisticate e ritmiche inusuali.
Anche Quartet ha riferimenti a brani degli Yes classici, sia nei testi che nella forma, ma con un diverso approccio di Chris Squire che si esprime stavolta con poche armonie vocali con Anderson e usa diverse linee di basso, mentre Bruford usa una ampia e diversa gamma di suoni alla batteria elettronica, strumento che ha rivoluzionato con la sua tecnica.
I testi di Anderson trattano il suo approccio alla spiritualità e la New Age, con riferimenti a Carlos Castaneda e alla unione di tutte le religioni , all'ambientalismo e ai diritti civili dei popoli.
L'ArtWork, bellissimo, e' stato realizzato da Roger Dean, storico illustratore di album classici degli Yes, da Fragile a Relayer, per citarne alcuni.
Un ottimo esempio di rock progressivo che unisce qualità musicale ed eccellente songwriting, da avere in collezione essendo un'opera fondamentale per gli amanti degli Yes e i collezionisti nell'ambito del Progressive Rock.
Le Tracce
1. Themes (5:58) :
- a) Sound
- b) Second Attention
- c) Soul Warrior
2. Fist Of Fire (3:27)
3. Brother Of Mine (10:18) :
- a) The Big Dream
- b) Nothing Can Come Between Us
- c) Long Lost Brother Of Mine
4. Birthright (6:02)
5. The Meeting (4:21)
6. Quartet (9:22) :
- a) I Wanna Learn
- b) She Gives Me Love
- c) Who Was the First
- d) I'm Alive
7. Teakbois "The Life And Times Of Bobby Dread" (7:39)
8. Order Of The Universe (9:02) :
- a) Order Theme
- b) Rock Gives Courage
- c) It's So Hard To Grow
- d) The Universe
9. Let's Pretend (2:56)
Durata 59:05
Line-Up
- Jon Anderson - voce solista, co-produttore
- Steve Howe - chitarra
- Rick Wakeman - tastiere
- Bill Bruford - batteria acustica ed elettronica
Con:
- Milton McDonald - chitarra ritmica
- Matt Clifford - tastiere, voce, orchestrazioni, programmazione
- Tony Levin - basso, Chapman Stick, voce
- Joe Hammer - programmazione percussioni
- J.M.C. Singers (Jon, Matt, Chris Kimsey) - cori
- Emerald Community Singers (Montserrat) - cori
Oxford Circus Singers:
- Carol Kenyon - cori
- Deborah Anderson - cori
- Frank Dunnery - cori
- Tessa Niles - cori
Questo album e' a pieno titolo una METEORA del Progressive Rock, visita la sezione METEORE PROG per maggiori informazioni
Nota: Tutti i link ai lavori dei musicisti sono nei TAG sotto il titolo dell'articolo o nella pagina "Artisti"
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