
In the Region of the Summer Stars degli Enid, pubblicato nel 1976, il loro album di debutto.
I The Enid sono una band fondata a Londra nel 1973 dal tastierista Robert John Godfrey, ex dei Barclay James Harvest. Il loro sound e' una fusione di musica rock e classica, combinando movimenti orchestrali e strumentazione rock.
L’album era originariamente composto per essere cantato, ma Peter Roberts, il cantante della band, si suicidò il giorno di Capodanno del 1975. I restanti membri della band decisero che Roberts era insostituibile e quindi lavorarono all’album per renderlo completamente strumentale.
Si tratta di un concept album basato sulla sequenza dei tarocchi e sugli scritti di Charles Williams, che esplora temi di potere, sesso, romanticismo, fantasia e spirito. Ispirato dal concept il titolo originale doveva essere The Voyage of the Acolyte, ma Steve Hackett pubblico’ il suo album dallo stesso titolo (e simile concept) mentre gli Enid lo stavano ri-arrangiando, da cui il nupvo e definitivo titolo In the Region of the Summer Stars.
Tutte le tracce, eccetto "The Lovers" che è un assolo di pianoforte, sono suonate con strumenti sinfonici uniti a batteria, basso e chitarra elettrica, per una musica molto complessa, qualcosa di diverso rispetto a tutte le altre band dell’epoca.
Non è un album per tutti, il sound al contempo epico e solare, pieno di malinconia e ottimismo ne fanno un capolavoro che richiama molti ascolti.
Bellissimo album, splendido esordio e bellissimo anche il loro album successivo, Aerie Faerie Nonsense del 1977, il loro capolavoro.
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Tracklist
1. The Fool..The Falling Tower (6:16)
2. Death, the Reaper (3:59)
3. The Lovers (5:17)
4. The Devil (4:14)
5. The Sun (4:39)
6. The Last Judgement (8:12)
7. In the Region of the Summer Stars (6:19)
Durata 38:56
LineUp
- Francis Lickerish - chitarra
- Glenn Tollett - tastiere, basso, tuba
- Robert John Godfrey - tastiere (incluso assolo di pianoforte sulla traccia 3), percussioni
- Stephen Stewart - basso, chitarra
- David Storey - batteria e percussioni
- Robbie Dobson - percussioni
Con:
- Neil Kavanagh - basso, flauto
- Dave Hancock - tromba (assolo sulla traccia 5, passaggio di bridge tra la traccia 6 e la traccia 7)





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