
Caress of Steel dei Rush, del 1975
Dei Rush abbiamo lungamente parlato e di loro ho pubblicato una Scheda che ne ripercorre le gesta e la grandezza, I Rush: i Maestri dell'Heavy Prog
Caress of Steel è un ulteriore passo rispetto al loro album precedente, Fly by Night uscito nello stesso anno, dall'hard rock al loro sound progressive rock che vedrà il suo primo capolavoro nell'anno successivo, 2112 per cominciare una serie di capolavori alcuni dei quali sono poi stati considerati universalmente capolavori del progressive rock.
Cominciano a comparire le suite epiche e complesse, come The Necromancer con oltre 12 minuti divisa in tre parti e soprattutto The Fountain of Lamneth con la sua durata di circa 20 minuti divisa in 6 parti, un vero e proprio trampolino di lancio verso il capolavoro che fu 2112.
E in questo territorio Heavy prog la abilità musicale della band si esalta, con grande virtuosismo nelle performance eccezionali di Alex Lifeson alla chitarra e dell'immenso Neil Peart alla batteria.
Altri brani di spicco a mio avviso sono quello che apre il disco "Bastille Day" e l'atmosferico "Lakeside Park"
L'album non ebbe all'epoca un grande successo ma è stato poi col tempo giustamente rivalutato, i lunghi assoli molto tecnici, le estese parti strumentali non sono passati inosservati ai cultori del genere
E' il primo album Rush nel quale la parte grafica è curata da Hugh Syme, come per tutti gli album successivi: a causa di un errore di stampa, venne realizzata color rame, ma originariamente doveva essere color acciaio, come da titolo del disco.
Un album da avere per chi ama i Rush, come me.
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Tracklist
1. Bastille Day (4:36)
2. I Think I'm Going Bald (3:35)
3. Lakeside Park (4:07)
4. The Necromancer (12:30) :
- i. Into the Darkness (4:20)
- ii. Under the Shadow (4:25)
- iii. Return of the Prince (3:51)
5. The Fountain of Lamneth (19:50) :
- i. In the Valley (4:17)
- ii. Didacts and Narpets (1:00)
- iii. No One at the Bridge (4:15)
- iv. Panacea (3:12)
- v. Bacchus Plateau (3:12)
- vi. The Fountain (3:48)
Durata 44:38
LineUp
- Alex Lifeson - chitarra elettrica e acustica
- Geddy Lee - bassi, sintetizzatori, voce
- Neil Peart - batteria






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