
Beginnings di Tom Penaguin del 2025.
Ho scoperto questo grande artista leggendo quanto in rete disponibile del suo lavoro e dalla sua biografia ufficiale che riporto qui integralmente: "Tom Penaguin e' un polistrumentista e compositore francese, chitarrista dei Djiin ed ex tastierista degli Orgöne, ha iniziato a suonare la chitarra all'età di 6 anni e in seguito ha imparato a suonare la batteria, il pianoforte e l'organo a livello professionale all'età di 15 anni. Influenzato da artisti del calibro di Frank Zappa e della scena di Canterbury, Tom ha deciso di costruire uno studio di registrazione analogico nella sua casa nel 2020, dove ha registrato l'intero album utilizzando una pletora di hardware e attrezzature da studio vintage. Il risultato è un'ode magistrale a band come Egg e National Health. I brani hanno una struttura complessa, con pattern ispirati a Stravinsky e melodie gloriose, pur lasciando spazio a lunghe improvvisazioni simili alla scena fusion dei primi anni '70. L'album presenta alcuni dei suoni progressive rock più impressionanti della scena di Canterbury dagli esordi del genere negli anni '70."
Ho anche avuto modo di confermare il tutto all'ascolto del suo primo bellissimo album omonimo del 2024 di cui ho fatto una lunga ed entusiastica recensione.
Il primo ascolto di questo nuovo lavoro e' stato inficiato da due miei errori.
Il primo e' che ho iniziato ad ascoltare il CD in macchina, viaggiando per una gita domenicale, dimenticando che il genere che prediligo non si presta ad ascolti distratti, ma molta era la voglia di farlo che ho ceduto. Da questo primo ascolto ho confermato che non si tratta di un disco easy listening.
Come per il disco precedente e' importante fare riferimento a quello che lo stesso Tom ci dice su questo lavoro
"Questo non è un album "nuovo di zecca"; tutti i brani qui presenti sono stati scritti e registrati tra il 2012 e il 2020. I vecchi erano registrati/mixati male perché ero ancora un adolescente che cercava di imparare come funzionano le cose. Non c'è una vera continuità pianificata qui e tutto è stato lasciato com'è, con solo un po' di mastering per uniformare il tutto.
Quindi, qual è il punto?
Ognuno di quei brani era, al suo tempo, il meglio che potessi inventare; le tracce di apertura di album che non sono mai stati, come piccoli semi in attesa di essere annaffiati fino a diventare un LP completo. Questi pezzi erano (e sono ancora) importanti per me, ma sono troppo lontani perché io possa farci qualcosa di nuovo, quindi è una sorta di situazione "ora o mai più". La qualità del suono lo fa sembrare molto più vecchio di quanto non sia, quindi per favore consideratelo un album d'archivio involontario, un po' bootleg, di atmosfere ed esperimenti che ho vissuto crescendo, da qui il nome: Beginnings." Tom Penaguin
E detto questo, ecco il mio secondo errore: non ho letto prima dell'ascolto quanto qui descritto da Tom.
Si tratta praticamente di un prequel, brani scritti prima dell'uscita dell'album di esordio e va inteso come un archivio dei suoi esperimenti per “imparare” dall'esperienza a scrivere e suonare, brani giudicati da Tom stesso come “semi”, quindi embrionali, forse immaturi e destinati ad essere sviluppati.
Non so se questa alla fine sara' una vera e propria recensione, vedremo cosa succede, Tom ci da una moltitudine di informazioni sui brani che potrebbero bastare, voglio in primo luogo riportare fedelmente quanto ci racconta Tom Traccia per traccia (dal testo preso dalle note di copertina interna sul CD), riportato di seguito.
- Long Piece No 1. Descrizione di Tom
"Long Piece No 1, registrato nel novembre 2013.
Questa è stata la mia prima incursione in canzoni lunghe più di 10 minuti. Registravo direttamente dall'ingresso microfono del mio portatile con qualsiasi cosa potesse essere usata come microfono. All'inizio, usavo il microfono collegato a delle cuffie obsolete, ma non appena ho capito che l'ingresso microfono del mio portatile era effettivamente stereo, ho smontato un paio di vecchi cellulari per recuperare i microfoni e poi sono riuscito a saldarli a un cavo per auricolari. Entrambi i microfoni sono stati poi posizionati liberamente per terra intorno alla batteria: suonava male, ma in stereo! In questa traccia, al minuto 06:27, c'è anche un passaggio molto ritmato in cui sono riuscito a registrare me stesso mentre suonavo (cioè, mentre colpivo a ritmo) e alcuni trofei che mio padre aveva vinto nelle gare di kart quando era più giovane."
Bellissimo pezzo in stile Canterbury, con una ottima struttura e grande creatività nell'esecuzione.
- Ominous Bathbub in April. Descrizione di Tom
"Ominous Bathtub in April, registrato a maggio 2013
Non sono mai riuscito a trovare un finale appropriato per questa canzone perché penso che l'atmosfera cambi un po' troppo tra l'inizio e la fine. Se ascoltate attentamente, noterete che la maggior parte degli strumenti (ma soprattutto batteria e chitarre) hanno un timbro che cambia significativamente da una parte all'altra. Il motivo è molto semplice: registravo le parti mentre le scrivevo, e scrivevo tutto contemporaneamente. Una giornata tipo sarebbe stata tipo: "registriamo questo pattern di chitarra", "questo mi dà un'idea per la linea di basso"; "vado in garage a registrare un po' di batteria", "questo mi dà un'idea per il prossimo pattern di batteria, lo registro prima e vedo cosa posso fare dopo", "suoniamo la parte del pianeta giù" ecc., e all'epoca avevo solo un microfono per registrare la batteria e gli altri strumenti (facile da ricordare, visto che la traccia di batteria è in mano)."
Ci troviamo chitarra distorta e bellissimo organo, la batteria in una sorta di marcetta, belle sezioni acustiche di chitarra e tastiere atmosferiche, momenti di rock sinfonico. Bellissimo brano con molte variazioni e di pregevole fattura.
- Two and a Half. Descrizione di Tom
"Two and a Half , registrato a dicembre 2012
Non avevo pianificato di avere due tracce di batteria in questo brano, ma il rullante ha deciso diversamente. A metà della registrazione della traccia di batteria, la pelle del rullante ha ceduto, quindi, come ultimo tentativo, ho riorganizzato i pezzi di registrazione che avevo e li ho separati su due tracce diverse per attenuare l'ovvia sensazione di ripetizione uditiva del copiare e incollare un piccolo frammento su un brano di diversi minuti. La cosa divertente è che da allora ho provato diverse volte a registrare una traccia di batteria completamente nuova, ma non mi è mai sembrata adatta."
Ritmica accattivante rock sulla quale si muove con variazioni di velocità e stile un grande lavoro di chitarra, il brano ha momenti piu' accesi con maggiore enfasi.
The Tap Dancing Millipede Grew Tired. Descrizione di Tom
"The Tap Dancing Millipede Grew Tired, registrato nel gennaio 2013
Quella era la mia traccia più ricca (pesante) di chitarra all'epoca, e l'inizio della mia passione per i Leslie Cab sulla chitarra. Ma all'epoca non ne avevo uno, quindi è solo un pedale chorus veloce e delicato."
Grande lavoro di chitarra e tastiera con una fase frenetica e complessa in cui si inseguono in un assolo a due vorticoso, per poi tornare ad una ritmica piu' regolare ma sempre con una jam di chitarra notevole a prendere la scena. Sul finale dopo una pausa la ritmica si fa piu' raffinata e il sound meno spigoloso per una fase successiva di suoni sparsi di tastiera e chitarra in una melodia etera e sospesa.
Several Clocks. Descrizione di Tom
"Several Clocks, registrato nel dicembre 2015
Non c'è molto da dire, se non che potrebbe essere la vostra migliore possibilità di sentire contemporaneamente tutti gli orologi a casa dei miei genitori e anche alcuni flauti dolci di plastica del liceo."
I molteplici orologi sono la iniziale base ritmica ad arpeggi di chitarra che crescono di intensità in progressione in uno stile riconoscibile del rock sinfonico anni 70' sia nello stile chitarristico che melodico anche quando con clima quasi pastorale entra in scena un intermezzo di sole chitarre seguito da una bellissima sezione corale di grande melodia e creatività' con una ritmica piu' decisa e un clima seventies sul quale si muove un bell'assolo di chitarra, lungo e intenso con una bella base di basso batteria come perfetto substrato.
Hamburg's Heaviest Pebble. Descrizione di Tom
"Hamburg's Heaviest Pebble, registrato a luglio 2020
È il brano più recente, eppure non suona moderno, ma questo perché è stata la prima volta che ho registrato un brano completamente con apparecchiature analogiche. Ho appena comprato un registratore a bobine Fostex R8 a 8 tracce con il suo mixer abbinato, e questo brano è stato il mio modo di testare l'intero sistema. Ho iniziato registrando l'intera traccia di batteria, scrivendo l'intero brano mentre lo suonavo (avevo un'idea approssimativa, ma nessuna vera melodia o progressione di accordi in mente), e poi ho cercato di adattare ogni altro strumento per costruire un brano coerente. Ecco perché c'è molta improvvisazione e alcuni passaggi ridondanti: nulla era stato pianificato fin dall'inizio. Registrare così tanti strumenti su 8 tracce è stato difficile per me; ho dovuto mixare i sei microfoni della batteria in un bus di batteria a due tracce prima di poter registrare altro. Non ho avuto la possibilità di mixare la batteria con il resto delle sovra-incisioni una volta completato il brano. Poco dopo vendetti il registratore e ne comprai uno a 16 tracce."
Una sorta di percorso attraverso diversi stili del Prog molto ben architettato, con una bella sezione ritmica e la chitarra sempre al centro. Bel pezzo.
- Long Piece No1 Five Years Later. Descrizione di Tom
"Pezzo lungo n. 1, cinque anni dopo, registrato nell'agosto 2018
È stata la prima volta nella mia vita che ho preso una "vecchia" canzone e l'ho ri-registrata. È anche l'unica cantata qui che suona decentemente, perché è l'unica con molti microfoni ovunque e senza limiti di numero di tracce imposti da un registratore a nastro. Ho registrato tutti gli organi e i pianoforti elettrici che avevo all'epoca e ho imparato molto su come combinare i suoni. Non riesco a decidere quale versione mi piaccia di più; questa suona bene, ma quella vecchia suona autentica e nostalgica. Penso che siano abbastanza diverse da meritare il loro posto in questo album. "
Piu' intenso della versione originale e con una esecuzione piu' ricca di sfumature alla chitarra e alla tastiera, in questo senso migliorata, con atmosfere che rimandano decisamente al prog anni 70. Bellissime le tastiere in particolare.
Bellissime le descrizioni di Tom che rendono quasi vana una qualsiasi recensione, molti i contenuti e i condivisibili giudizi sulle tracce, mi sono limitato quindi dopo ascolti successivi, in ambiente piu' consono di una macchina, prestando il giusto livello di attenzione e conscio delle considerazioni e informazioni date da Tom sull'album e le sue origini, a dare le mie impressioni complessive.
Apprezzo molto la capacita' e voglia di Tom di comunicare in modo dettagliato, aperto, sincero e appassionato dei suoi lavori, segno di grande passione e di una visione non strategica ma molto spontanea che e' una caratteristica che considero propria dei grandi artisti. Questo rende il disco non solo come bello da ascoltare ma molto interessante da leggere.
Un disco con tracce ambiziose pur non essendo nato come un album in origine ma essendo una raccolta di brani auto-consistenti sicuramente frutto di un enorme lavoro in studio che nonostante i mezzi limitati descritti da Tom stesso da un senso di completezza e linearità pur mantenendo il suo carattere sperimentale e una complessità a volte estrema all'interno dei singoli brani.
Traspare il grande amore per il prog, un buon album-archivio di lavori che disegnano un percorso che ha portato al bellissimo album di esordio e che spero abbia un seguito, con altri mezzi e le rinnovate motivazioni che la critica sta dando a questo giovane artista di indubitabile valore.
Nota: Tutti i link ai lavori dei musicisti sono nei TAG sotto il titolo dell'articolo o nella pagina "Artisti"
Tracklist
1. Long Piece No1 (12:20)
2. Ominous Bathbub in April (7:54)
3. Two and a Half (3:31)
4. The Tap Dancing Millipede Grew Tired (4:31)
5. Several Clocks (7:29)
6. Hamburg's Heaviest Pebble (15:48)
7. Long Piece No1 Five Years Later (16:33)
Durata 68:06
LineUp
Composto, suonato, registrato, mixato e prodotto da Tom Penaguin

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