
Chameleon in the Shadow of the Night di Peter Hammill, del 1973.
Di Peter Hammill ho già lungamente parlato nelle recensioni dei dischi dei Van der Graaf Generator di cui e' stato fondatore e nella scheda a loro dedicata "Lo stile unico dei Van der Graaf Generator: il Prog Rock fra oscurità' e filosofia"
Si tratta di un musicista, cantautore e produttore inglese, con una carriera, lunga oltre cinque decenni.
Nato a Londra, il 5 novembre 1948, diede vita ai Van der Graaf Generator nel 1967 mentre frequentava l'Università di Manchester, e diede subito il suo imprinting, musica intensa e complessa e il suo stile vocale drammatico, testi introspettivi che esploravano temi di esistenza, amore e fede.
Con lui la band compose album immensi, capolavori del progressive rock, tra cui Pawn Hearts e Godbluff, prima del primo scioglimento nel 1978.
La sua carriera da solista si è sviluppata parallelamente alle attività della band a partire dal 1971, una discografia vasta, oltre quaranta album solisti, in generi che vanno dalle ballate per pianoforte alla musica elettronica sperimentale e al "proto-punk".
Nel 2004 ha ricevuto il prestigioso Premio Tenco per la canzone d'autore e nel 2012 gli è stato conferito il premio Visionary ai primi Progressive Music Awards.
Ha collaborato con diversi artisti, tra cui Robert Fripp, Peter Gabriel (cori in "Shock the Monkey") e la cantante italiana Alice, quando Hammill scrisse e cantò con lei il duetto "Now and Forever" per l'album di Alice “Il sole nella pioggia”.
Chameleon in the Shadow of the Night, e' un'opera che piu' di ogni altra rappresenta l'inquietudine di Hammill nel momento del distacco dai suoi compagni di band, l'incertezza, le emozioni, un documento a mio avviso fondamentale nel suo percorso e che piu' di ogni biografia rappresenta i suoi sentimenti in quel momento. Si tratta di un album intenso ed emotivo, che ha in se' le caratteristiche dei lavori “confessionali” di Hammil, trattandosi di un album molto introspettivo, e lo stile progressive rock dei Van der Graaf Generator la cui formazione al completo e' parte integrante della line up del disco.
Peter Hammill e' prevalentemente da solo alla chitarra acustica o al pianoforte e la sua voce e i suoi testi sono centrali nell'opera, ma l'album contiene due tracce, "Rock and Rôle" e l'epica traccia di chiusura "(In the) Black Room/The Tower", che includono la formazione completa dei Van der Graaf Generator e ne possono essere considerati parte della discografia.
I testi sono complessi, filosofici, personali, impegnativi e trattano l'identità, la natura del sé, la mortalità, con una performance vocale straordinaria ricca di passione, teatralità, emotività'.
Non si tratta di un concept album ma c'e' una coerenza nei temi trattati , Hammill esplora se stesso e la sua vita durante un periodo di cambiamenti significativi, in particolare dopo lo scioglimento della sua band di un anno prima, con un senso di grande disillusione. German Overalls ad esempio cita esplicitamente i compagni di band e descrive le estenuanti e demoralizzanti realtà affrontate in tour, come contrasto fra le espressioni artistiche e idealistiche in studio e la realtà dura e cruda della strada, durante il loro piu' recente tour.
Hammill riflette su chi sia al di fuori della band. Il titolo dell'album cita il camaleonte e la foto di copertina lo scorpione, il suo segno zodiacale, e sono due concetti per rappresentare il suo carattere mutevole con uno sfondo di preoccupazione per il futuro, il camaleonte e' immerso in un mondo di incertezza, all'ombra della notte, sentimenti che trovano perfetto riscontro nell'atmosfera dei brani, che aiutano a definire un senso intimo e di introspezione con bellissimi arrangiamenti acustici.
- German Overalls apre l'album, brano autobiografico che narra i difficili giorni del tour dei Van der Graaf Generator prima del loro scioglimento. Grande chitarra acustica e voce iniziali che mutano in un brano aggressivo, con armonium e chitarra elettrica.
Il brano riporta sulle note di copertina la dicitura "Jaxononsax" un soprannome che si riferisce a David Jackson, flautista e sassofonista dei Van der Graaf Generator, ed e' anche parte di un bellissimo commovente verso "...To where Jaxononsax with a grin is making down a track, with a grin upon his face..." (tradotto: "...verso il punto in cui Jaxononsax, con un sorriso, scende lungo un sentiero, con un sorriso sul volto…"), un modo affettuoso di Hammill di riferirsi al suo collaboratore e amico di lunga data, David Jackson.
- Slender Threads e' un brano caratterizzato da chitarra acustica leggera e da bellissimi e complessi testi filosofici e una parte vocale piu' intima.
- Rock and Rôle è un brano forte, energico suonato dalla band al completo con un sound aggressivo e un lavoro di sassofono sporco che ha anticipato il sound punk rock con una ritmica off-beat , che enfatizzava quindi quelli che comunemente sono gli accenti deboli (off-beats) e che cadono sui battiti 2 e 4 del tempo comune (4/4), in un modo all'epoca non convenzionale
Grandissimi i momenti funky di Nic Potter al basso e soprattutto il lavoro trascinante al sassofono di David Jackson. Brano TOP
Il brano riporta sulle note di copertina la dicitura "(Nic "Killer" Potter, Randolph (a), The Honker)" che sono soprannomi del bassista della band Nic Potter, Randolph (a) e The Honker riferiti al flautista e sassofonista della band, David Jackson mentre
"The Honker" è un soprannome onomatopeico e affettuoso che fa riferimento al suo suono di sassofono, spesso forte e rauco ("honking", dal suono del clacson). "Randolph" è un riferimento a Boots Randolph, autore e famoso interprete del brano strumentale "Yakety Sax" (la sigla del Benny Hill Show) con cui Hammill collega ironicamente l'energico stile sassofonistico di Jackson a quel brano incalzante.
- In the End e' una ballata per pianoforte, molto emozionante, una delle migliori performance vocali di Hammill, in cu traspare angoscia. Bellissime le melodie e la parte di sassofono di David Jackson
- What's It Worth e' un grande brano acustico con grande parte di flauto di Jackson.
Il brano riporta sulle note di copertina la dicitura "(Mellifluteous David)" ad indicare il suo suono dolce e piacevole, combinando "melli-" (da honey) e "fluere" (fluire), ad enfatizzare la fluidità del flauto di Jackson in contrasto con il suo stile più aggressivo nei brani rock molto piu' "honking".
- Easy to Slip Away e' un brano potente, con grande pianoforte ed emozionanti Mellotron e sassofono, con una atmosfera toccante.
Il brano riporta sulle note di copertina la dicitura "(Ni..... And Davi.....) che si riferisce a Nic Potter (basso) e David Jackson (sassofono/flauto) con i loro soprannomi, grande il loro contributo nel brano.
- Dropping the Torch e' un breve brano solista di chitarra acustica e voce, una pausa che annuncia l'epica conclusione del disco.
- (In the) Black Room / The Tower sono due tracce per la durata totale di 11 minuti, brano epico originariamente pensato per il quinto album mai realizzato dei Van der Graaf Generator nella loro formazione prima dello scioglimento
- (In the) Black Room ha un fantastico riff di sassofono e una grandissima parte di pianoforte, brano complesso e trascinante, aggressivo.
Il brano riporta sulle note di copertina la dicitura "Sandwiching" che si riferisce all'arrangiamento della traccia, con intense sezioni caotiche intorno a una parte vocale teatrale, calma e narrativa, una sorta di "sandwich" strumentale che inizia con il pianoforte e l'organo trascinanti di Hugh Banton e il riff di sassofono si David Jackson, poi scende di colpo in una sezione più atmosferica in cui Hammill narra una “discesa nella follia” con voci teatrali, parlate o cantate con inquietanti parti di flauto, per poi tornare ad una sezione ad alta intensità, strumentale e potente.
- The Tower e' un brano dominato da flauto, pianoforte e forti innesti vocali, con un finale potente. Immenso progressive rock.
Il brano riporta sulle note di copertina la dicitura "(Electrostatic Retrospective)" che combina il concetto di Elettrostatico ad indicare atmosfere nervose e tese, le parti aggressive di organo e sassofono, una tensione generale che pervade l'intero brano, un senso di energia instabile, al concetto di Retrospettivo, alla sua revisione, che caratterizza non solo il brano, ma il disco, degli eventi passati.
Questo suo secondo album solista vede in tutti i brani le parti strumentali suonate dal gruppo ed e' quindi un documento fondamentale per la carriera sia di Hammill e che della band.
Un album dominato da emozioni e sentimenti di amicizia e affetto, una sorta di “carezza” affettuosa che Hammil dona alla sua band e anche a se stesso, nello scrutare le incertezze del futuro, un modo sublime di affrontare un grande cambiamento. Uno dei migliori Album di Peter Hammill che in questo disco si esibisce in modalità prevalentemente acustica (pianoforte e chitarra) con una voce che raggiunge livelli altissimi di intensità con grandi interpretazioni. Grandissimo Album. Un Must
Nota: Tutti i link ai lavori dei musicisti sono nei TAG sotto il titolo dell'articolo o nella pagina "Artisti"
Tracklist
1. German Overalls "Jaxononsax" (7:05)
2. Slender Threads (5:01)
3. Rock and Rôle (6:41)
4. In the End (7:24)
5. What's It Worth (4:00)
6. Easy to Slip Away (5:21)
7. Dropping the Torch (4:11)
8. (In the) Black Room / Tower (10:56)
Total Time 50:39
LineUp
- Peter Hammill - chitarre acustiche ed elettriche, pianoforti acustici ed elettrici, Mellotron, armonium, voce
Con:
- Hugh Banton - organo, pianoforti, basso, pedali per basso
- David Jackson - sassofoni contralto e tenore, sassofoni acustici ed elettrici, flauto
- Nic Potter - basso
- Guy Evans - batteria e percussioni





















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