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ARTICOLI DEL BLOG 

Rejoice! I'm Dead!... I Gong, la Vita e la morte di Daevid e Gilli

11-12-2025 15:28

FrancescoProg

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Rejoice! I'm Dead!... I Gong, la Vita e la morte di Daevid e Gilli

Rejoice! I'm Dead!... I Gong e la Vita e Scomparsa di Daevid e Gilli. L'idea di unire alla recensione di questo album anche le note biografiche dei Gong e di...

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Rejoice! I'm Dead! dei Gong, album del 2016

 

Si tratta del primo registrato dai Gong dopo la scomparsa (lasciando un vuoto incolmabile) del fondatore Daevid Allen e a distanza di circa un anno della sua compagna Gilli Smyth. 

L'idea di unire alla recensione di questo album anche le note biografiche dei Gong e di Allen con un focus sulla sua tragica scomparsa è nata da una toccante frase che Dave Sturt ha detto riguardo all'album : "Ispirato dalla luce, dall'amore e dalla scomparsa del nostro caro amico e fonte di ispirazione, Daevid Allen”.

 

Daevid Allen nasce a Melbourne il 13 gennaio 1938 ed è stato un influente chitarrista, cantante, compositore, poeta e performer australiano, co-fondatore di due band iconiche del rock progressivo: i Soft Machine e i Gong. 


La storia dice che Allen si trasferì in Europa nel 1960, venendo a contatto con la cultura beat e a Londra, conobbe Robert Wyatt e Hugh Hopper, con i quali formò il Daevid Allen Trio, un gruppo free-jazz. 

 

Ma facciamo un passo indietro, per capire come questo incontro è avvenuto e iniziamo il racconto intricato e meraviglioso di un uomo, le band che ha fondato e quella in cui si è maggiormente identificato.

 

A metà degli anni cinquanta un gruppo di studenti della scuola elementare Simon Langton di Canterbury fanno conoscenza. Di questo gruppo fanno parte i due fratelli Hugh e Brian Hopper, Robert Wyatt, Dave Sinclair e Mike Ratledge e la loro amicizia si sviluppa inftorno alla musica, passando  pomeriggi interi a casa di Robert Wyatt ad ascoltare jazz e a sunare i  brani piu' famosi.
Accadde che nel 1960 un ragazzo australiano di nome Daevid Allen affittò una stanza nella casa di Wyatt, aveva uno stile di vita anticonformista e una grandissima passione per il jazz che influenzo' immediatamente gli altri ragazzi e coinquilini.


Alla fine del 1962, sempre in casa Wyatt, iniziano le prime registrazioni di quello che è il primo nucleo del gruppo, vi partecipano i due Hopper, Brian alla chitarra e al sax, Hugh al basso, Wyatt alla batteria e Ratledge al piano. 
Allen, che nel frattempo si era trasferito a Londra, invita Wyatt nel 1963 a raggiungerlo e dopo un po' si unisce a loro Hugh Hopper: insieme formano il Daevid Allen Trio, che si esibisce in Inghilterra alternando brani di free-jazz alla lettura di poesie beat. 
Ai concerti del trio si unisce a volte Ratledge in qualità di ospite, come nella data del giugno 1963 al Marquee Club di Londra, la cui registrazione verrà pubblicata nel 1993 dalla etichetta Voiceprint Records con il titolo Live 1963. La mancanza di ingaggi fa perdere fiducia al gruppo che si scioglie dopo poche settimane.

Daevid si trasferisce a Deià nell'isola di Maiorca, dove da anni soggiorna una comunità di artisti della Beat Generation, e dove spesso soggiorneranno anche molti dei musicisti di Canterbury, tanto che può essere considerata la culla dei Gong e dei Soft Machine.
Qui viene raggiunto da Wyatt ed Ayers con i quali passa una densa estate ricca di serate musicali. Nello stesso periodo Hugh, il fratello Brian ed il quindicenne Richard Sinclair formano ufficialmente i Wild Flowers, che col rientro di Wyatt ed Ayers assumono il nome Wilde Flowers in omaggio allo scrittore irlandese Oscar Wilde. Le registrazioni dei Wilde Flowers si fanno sempre più frequenti e coinvolgono sempre più musicisti, saranno attivi fino al 1969, e l'unico loro album che vedrà la luce sarà pubblicato solo nel 1993 con il titolo The Wilde Flowers. Con l'uscita di Ayers, cui fa seguito quella di Wyatt, che vanno a formare i Soft Machine nel 1966, i Wilde Flowers saranno egemonizzati dai membri che invece usciranno nel 1968 per formare i Caravan.


Come detto, nel 1966, Allen, Wyatt, Kevin Ayers e Mike Ratledge formarono i Soft Machine, una delle band pioniere della scena di Canterbury. Allen partecipò al loro primo singolo, ma la sua permanenza nella band fu breve. Nel 1967, durante un tour in Francia, gli fu negato il reingresso nel Regno Unito a causa di problemi con il visto, costringendolo a lasciare il gruppo. 

Bloccato in Francia, Allen si stabilì a Parigi e fondò i Gong con la sua compagna, la cantante Gilli Smyth che diedero subito un carattere unico al sound della band, eclettico, una fusione di rock psichedelico, jazz fusion e space rock, incentrato su una complessa mitologia fantascientifica, che includeva personaggi come Zero the Hero e i "Pot Head Pixies", e trasmissioni immaginarie dal “Pianeta Gong” dalla quale nacque la trilogia concettuale Radio Gnome Invisible tra il 1973 e il 1974. 
 

I Gong sono ormai una band leggendaria con una formazione in continua evoluzione, con le radici nella scena di Canterbury e che annovera membri storici come Steve Hillage, Pierre Moerlen e Pip Pyle, una band quindi che nasce da un esilio.

I primi anni vedono la pubblicazione di Magick Brother, Mystic Sister (1969) e uno dei loro album piu' belli, Camembert Electrique (1971) ma è con la trilogia di Radio Gnomee la formazione “classica” con Allen, Smyth, Steve Hillage, Pierre Moerlen, Tim Blake, Mike Howlett, Didier Malherbe che pubblicano Flying Teapot (1973), Angel's Egg (1974) e You (1974), tre capolavori.
Rock Psichedelico e Space Rock insieme, atmosfere sognanti, influenze free jazz e gli stravaganti e meravigliosi "sussurri spaziali" di Gilli Smyth che vine infatti ricordata come la "space whisperer" (sussurratrice spaziale).
I testi erano permeati da concetti esoterici, incontri con alieni  e idee anarchiche, con spirito ribelle


Allen e Smyth lasciarono la band nel 1975 a causa di tensioni interne, dopodiché il batterista Pierre Moerlen guidò un'incarnazione jazz-rock nota come Pierre Moerlen's Gong, interamente strumentale e lontana dalla mitologia psichedelica. Nel frattempo, Allen e Smyth portarono avanti vari progetti spin-off come Planet Gong, New York Gong e Mother Gong.


Allen si dedicò molto ad una prolifica carriera solista e nel 1981, tornò in Australia, stabilendosi a Byron Bay, dove continuò a lavorare su poesia e musica improvvisata, organizzando anche festival di guarigione e tornò infine a guidare i Gong riuniti negli anni '90, pubblicando altri album che continuarono la mitologia dei Radio Gnome, come Shapeshifter (1992) e Zero to Infinity (2000).


Daevid è morto il 13 marzo 2015 all'età di 77 anni a Byron Bay, in Australia, a seguito di una dura battaglia contro il cancro.  A giugno 2014, fu operato per rimuovere una cisti dal collo, che si rivelò cancerosa. Nel febbraio 2015, Allen annunciò in una dichiarazione pubblica che il cancro era tornato e si era diffuso ai polmoni, e che gli erano stati dati circa sei mesi di vita e scelse consapevolmente di non sottoporsi a ulteriori interventi chirurgici o trattamenti, optando per arrendersi alla malattia con serenità. 

 

Daevid ha lasciato diversi messaggi toccanti, sia ai suoi fan,  in cui accettava la sua condizione terminale con serenità, sia uno più specifico e privato, poco prima di morire, rivolto alla formazione della band Gong che avrebbe continuato la sua eredità artistica. 


Messaggio ai Fan (Febbraio 2015) Quando ha annunciato che il cancro era tornato e non avrebbe resistito a lungo: 
"Non sono interessato a operazioni chirurgiche infinite e, in effetti, è stato un sollievo sapere che la fine è vicina. Sono un grande credente nel 'Volere di Come Stanno le Cose' e credo anche che sia giunto il momento di smettere di resistere e negare e di arrendersi a come stanno. Posso solo sperare che durante questo viaggio, io abbia in qualche modo contribuito alla felicità nella vita di qualche altro essere umano. Credo di aver fatto del mio meglio per guarire, cari amici, e voi siete stati enormemente d'aiuto nel sostenermi durante questo periodo. Quindi grazie MILLE per essere stati con me, per l'Oceano d'Amore. E ora, cosa importante, grazie per aver iniziato il processo di lasciarmi andare, di elaborare il lutto, quindi di trasformare e celebrare questa morte che si avvicina: è così che potete contribuire, questo sarebbe un grande regalo da parte di coloro che sono coinvolti emotivamente e spiritualmente con me. Vi amo e sarò sempre con voi". 


Messaggio alla Band (Poco prima di morire) In un messaggio finale inviato direttamente ai membri del Gong che avrebbero continuato la sua visione, ai quali Allen ha dato la sua benedizione e il suo pieno supporto: 
"Posso semplicemente dire che mi è super chiaro che Kavus, tu sei la persona perfetta con Dave, Ian e Fabio, e che Cheb, tu sei la persona perfetta con Kavus! Sento che siete tutti ugualmente sull'orlo di una nuova era del Gong, musicalmente, liricamente e spiritualmente, e che quasi tutto ciò che avete fatto finora è stata una preparazione per questo momento. Voglio che sappiate che sono al 100% dietro di voi con questo progetto e vi auguro un enorme successo in ogni modo in cui deciderete di misurarlo. Sono davvero orgoglioso di aver gettato le fondamenta per la tradizione del Gong e ho fatto del mio meglio per renderla il più stratificata, ampia e aperta possibile, in modo che quasi tutto fosse possibile di conseguenza. Finalmente sono libero di lasciarla andare, quindi ora tocca a voi ragazzi portarla avanti verso nuove vette e profondità sconosciute, ben oltre qualsiasi cosa io possa mai immaginare. Grazie per essere lì e per averci provato, e che le ricompense siano incredibilmente potenti per ciascuno di voi! Amore e grandi abbracci soulful. daevid"

 

La sua scomparsa ha segnato la fine di un'era per la scena musicale psichedelica e progressive, ma la sua eredità artistica e lo spirito della band continuano a vivere attraverso i musicisti che ha ispirato. Per volontà di Allen, la band continua a esibirsi e registrare nuova musica con una formazione stabile di musicisti da lui selezionati, tra cui Kavus Torabi e Fabio Golfetti. L'attuale formazione ha pubblicato Rejoice! I'm Dead! nel 2016 e Unending Ascending nel 2023, mantenendo viva l'eredità unica della band.

 

E Gilli Smyth? La sua amata sussurratrice spaziale è morta il 22 agosto 2016 all'età di 83 anni. 

È deceduta in un ospedale a Byron Bay, in Australia poco più di un anno dopo quella di Daevid a causa di una polmonite.

Il figlio, Orlando Monday Allen, annunciandone la morte sui social media, ha riferito che la madre è morta pacificamente circondata dai suoi cari, leggendo poesie e cantando. Una morte serena come quella di Daevid. Uniti dall'anticonformismo e la ribellione, ma anche dalla pacifica rassegnazione all'inevitabile, perché si può lottare per il mondo, ma non contro la natura stessa della vita nel mondo che vede il suo naturale compimento nella morte.

Resta ineguagliato il suo stile vocale unico, caratterizzato da sussurri eterei e suoni coinvolgenti, che hanno contribuito a definire l'atmosfera psichedelica e spaziale della musica dei Gong

 

Rejoice! I'm Dead! è una degna continuazione dell'eredità della band dopo la scomparsa di Daevid Allen, con il classico sound Gong jazz, cosmico, psichedelico stavolta sotto la guida di Kavus Torabi, che è una sorta di "epitaffio" e celebrazione dello spirito di Daevid Allen, con la presenza dei suoi testi e persino di campionamenti vocali.

La band evolve con successo il classico sound Gong, fondendo space-rock, jazz-fusion e influenze della scena di Canterbury, ma con suoni moderni, con grandi fiati di Ian East, le chitarre di Fabio Golfetti e una grande sezione ritmica.


Bellissima The Thing That Should Be che apre eterea il disco, orecchiabile e con mood a tratti psichedelico.
Rejoice! è un lungo brano di jazz-fusion classico e splendidi sassofono e chitarra.

Kapital è un brano eccentrico, con la voce Allen e grande parte di sax 

The Unspeakable Stands Revealed è un brano ipnotico, progressive e jazz insieme.
Beatrix è un breve tributo con la voce francese di Daevid Allen, molto toccante.

 

Lo stesso Allen aveva pubblicamente spronato la band a continuare ed è accaduto con questo album, un lavoro a tratti dagli echi canterburyani con cambi di tempo, le linee di basso di Sturt, il sax di East e il bellissimo solo di chitarra di Steve Hillage in Rejoice! , davvero un ottimo pezzo.

 

Ci domandiamo sempre dove andremo a finire dopo la morte, questo è un pensiero che attanaglia l'umanità da sempre e che ha spinto la nascita e proliferazione di religioni e teorie scientifiche e fantascientifiche, uno dei dilemmi mai risolti, al quale ognuno da' una sua risposta e al quale molti trovano soluzione nella fede. Non sono qui per giudicare tali scelte, idee, credenze. Io personalmente non credo nella vita dopo la morte, ci spero, sarebbe bello incontrare i nostri cari un giorno, sarebbe meraviglioso, e anche i nostri animali scomparsi dopo che ci hanno dato amore incondizionato. Ma non ci credo. Quello che credo è che dobbiamo dare più importanza a quello che facciamo e lasciamo in vita. Alla qualità di ogni momento, alla qualità delle relazioni, ai messaggi che lasciamo, alla bellezza che siamo in grado di vedere e per quanto possibile di dare e soprattutto, all'amore che sappiamo creare intorno a noi. Ebbene, in base a queste convinzioni posso dire che Daevid e Gillli di amore ne hanno vissuto un mondo, sempre uniti nelle loro peripezie artistiche, ma che ne hanno anche dato tanto a tutti noi. Perché l'arte, senza dubbio, è amore e un po' di questo amore è anche in questo disco, che quindi per me è non solo un pezzo di vinile lucente da ascoltare ma qualcosa di più. E ve lo consiglio senza se e senza ma. 

Nota: Tutti i link ai lavori dei musicisti sono nei TAG sotto il titolo dell'articolo o nella pagina "Artisti"

Tracklist

1. The Thing That Should Be (03:34)
2. Rejoice! (10:17)
3. Kaptial (3:21)
4. Model Village (6:43)
5. Beatrix (2:54)
6. Visions (4:29)
7. The Unspeakable Stands Revealed (11:49)
8. Through Restless Seas I Come (6:58)
9. Insert Yr Own Prophecy (9:36)

Durata 59:41

LineUp

- Daevid Allen - voce (5)
- Kavus Torabi (Cardiacs, Knifeworld) - voce, chitarra
- Fabio Golfetti - chitarra, voce
- Ian East - sassofoni soprano, sopranino, baritono e tenore, flauto, fischietti, campanelli, shaker
- Dave Sturt (Jade Warrior) - basso, basso acustico (5), basso EBow (5, 6, 9), tastiere (4, 8), percussioni (4), voce (1, 2, 4, 7)
- Cheb Nettles - batteria, percussioni (8), voce (1, 2, 7, 9)

Con:
- Graham Clark - violino (1)
- Steve Hillage - chitarra solista (2)
- Didier Malherbe - duduk (4, 8)
- Chris Ellis - pianoforte (5)

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