L’ultimo lavoro di Steven Wilson, “The Overview“, uscito il 14 Marzo 2025 e il concerto legato all'album.
Nell'articolo:
The Overview: l Disco
The Overview Tour 2025: Il Concerto

The Overview: l Disco
L’ultimo lavoro di Steven Wilson, “The Overview“, uscito il 14 Marzo 2025.
Ne ho prese due copie in vinile, la nera che e' il formato di vinile che preferisco, una verde in edizione limitata e il CD firmato acquistato in pre-order per la prelazione sui biglietti del concerto dell l’8 Giugno a Roma, descritto di seguito.
42 minuti circa per due brani: “Objects Outlive Us” e “The Overview“, i due lati del disco riportano le diciture “This is were it started” e “This is where it ends”. Dopo l’ascolto posso confermare che esprimono perfettamente due fasi di un percorso non solo immaginario ma anche musicale.
L’album è ispirato all’effetto panoramico della vista della terra da parte degli astronauti nello spazio e raggiunge lo scopo di farci guardare dall’oblò di una navicella spaziale il pianeta blu. Sembra di vedere la notte e il giorno alternarsi, la meraviglia ma anche la paura, soprattutto un senso di impotenza e di ridimensionamento dell’uomo al suo cospetto. Comodamente da casa.
Non si tratta di due suite uniche ma ogni lato è composto da brani separati che si collegano tra loro.
Objects Outlive ha un forte carattere psichedelico, suoni molto ricercati e un cantato sincopato che si muove come si muove il brano.
The Overview inizia con uno space rock psichedelico ipnotizzante.
Una parte più rock ci riporta a atmosfere Gilmouriane (belle influenze…) e c’è anche il piano mentre soffia un vento di silenzio.
Si prende il suo tempo per esplodere e lo fa con grande gusto e ricercatezza. Bellissimi i cori soprattutto quando arrivano i tempi dispari a inquinare la stessa atmosfera psichedelica di rock sinfonico e folk rock.
Il disco ha una sezione ritmica da brividi e la chitarra con suoni distorti ma sempre in controllo, mai invadenti.
Tastiere da paura, produzione fantastica, cosa a cui Steven Wilson ci ha (costantemente) abituati.
Nell’album c’è una sintesi del prog, dalle sonorità e atmosfere psichedeliche degli anni 70 all’elettronica moderna. Ma anche testiere e sintetizzatori “classici” che ci piacciono tanto. Vangelis lo avrebbe amato e anche Stanley Kubrick ci avrebbe fatto un pensierino.
L’intero album mi dà la sensazione che Wilson si sia divertito un mondo. E anche io ascoltandolo.
Lo considero il suo migliore album da solista dopo i primi inarrivabili quattro album

The Overview Tour 2025: Il Concerto
Roma, Parco della Musica Ennio Morricone, Sala Santa Cecilia, 8 giugno 2025.
In sintesi: una adrenalinica esperienza di musica altamente immersiva per tutti... dentro un concerto rock.
Sold out a Roma, al Parco della Musica, un po' di caos per il contemporaneo concerto di Franco126 (che ho saputo esistesse solo ieri) tanto che c'erano due lunghe code per entrare dentro il parco in prossimita' delle 19, una formata da ragazzi giovanissimi, qualche genitore accompagnatore e alcuni ignari che avevano sbagliato coda, l'altra da un pubblico sorprendentemente in un range di eta' molto ampio per il concerto di Steven Wilson.
Molti giovani, ragazze e ragazzi insieme a noi attempati, nulla a che vedere con gli ultimi concerti (Wakemann e Hackett) nei quali l'eta media era di certo la mia (55) e sul palco c'erano mostri sacri che per quanto "giovani dentro", anagraficamente erano giovani negli anni 70'.
Bellissima la "Sala Santa Cecilia" con la sua struttura e acustica perfetta, che si rivelera' poi la location migliore per questo concerto e secondo me per ogni concerto prog.
Il concerto apre con il nuovo album suonato per intero con un supporto video fondamentale, immagini di una bellezza rara, che trasferiscono le emozioni dei brani e li rendono una storia non solo da ascoltare ma da osservare. Ogni tanto voltavo lo sguardo verso mia Moglie, forse piu' assorta di me, con lo sguardo stupito per quella meraviglia, ne' lei ne' io ce lo aspettavamo.
Qui e' doverosa una digressione: chi convive con un appassionato di musica Prog sa che quando mette un disco sara' di una complessita' sempre alta e diversa in base al sottogenere, l'artista e l'epoca e il paese di provenienza. Mel mio caso, sa che le descrivero' non solo la storia dell'album, quindi l'epoca, l'importanza per il genere, la band con le sue gesta, ma anche l'epoca del mio vinile, il colore, la copertina, ma non solo, sa anche che sul quel vinile nella piu' comune delle situazioni ci sono solo 2 o 3 brani su oltre 45 minuti e che se il vinile e' doppio, o addiriuttura triplo, tutto questo sara' duplicato o triplicato. Sa anche che nei casi in cui questo accade e tutte queste circostanze si verificano contemporaneamente, lo ascoltero' in cuffia per avere una certa infastidita pieta' di lei, saltellando a ritmi incomprensibili senza musica, mostrandole nel silenzio della casa la copertina e facendo gesti e sguardi di ammirazione (per il disco), il tutto eclissandomi dal mondo per il tempo corrispondente e ogni interruzione sara' accettata solo in caso di eventi gravissimi o altamente distruttivi.
Ebbene, ieri, Claudia era del tutto assorta, sbalordita, concentrata. I suoi sguardi e le sue parole mi dicevano "fantastico", "incredibile"...
Vero, cosi' e' stato l'ascolto e la visione del nuovo album, set che si e' concluso con una standing ovation e alcuni minuti di applausi che ha stupito secondo me lo stesso Wilson e la band.
Seguono brani presi dagli album The Harmony Codex, Hand. Cannot. Erase., The Sky Moves Sideways dei Porcupine Tree, Insurgentes, 4½.
Continua l'esperienza immersiva ma non tutti i brani sono supportati da video. Quando accade il pubblico in religioso silenzio ascolta per esplodere alla fine. I brani piu' rock ci regalano invece la sensazione di un concerto "rock classico" e l'adrenalina sale di molto.
La band e' straordinaria e anche le dinamiche sul palco.
Craig Blundell capace di sprigionare potenza e precisione in un range ampissimo di volumi, esplosioni improvvise alternate a virtuosismi, elettronica e tocchi jazz.
Divertenti i momenti in cui gioca sul palco con Wilson (o forse e' piu' vero il contrario) che tenta di stoppargli il suono dei piatti mentre lui li colpisce (ma devi essere flash per essere piu' veloce di Blundell che ha vinto il gioco naturalmente) o quando Wilson gli chiedeva di abbassare il volume, sempre di piu' non accontentandosi mai fino ad un complessissimo giro di batteria suonato con una leggerezza infinita... Ho preso una sua pelle di un tom firmata e ragazzi (se siete batteristi mi capite) usata durante i concerti del tour!!!
Sontuoso Randy McStine alla chitarra con i suoi suoni estremi in alcune fasi del concerto, acuti e stridenti, determinante per ogni brano, assoli meravigliosi, grande presenza scenica.
Il bassista e' invece un cyborg alieno che proviene dal pianeta Borg, Nick Beggs, che non solo ci ha regalato brevi assoli a piu' riprese, ma ha un modo di suonare il basso estremamente musicale (quando serve) e con una tecnica che stressa lo strumento in tutta la sua gamma di suoni, con lui pero' non parliamo di presenza scenica ma piuttosto di teatralita' nella eccezione positiva del termine. Grandissimo.
Adam Holzman alle tastiere, immenso in ogni brano, con una assolo di tastiere che e' stato un privilegio ascoltare dal vivo, grandissimo anche quando la scena era su quelle di Wilson con la sua elettronica e lui dava un senso retro' e seventies che mi ha impressionato. Velocita', precisione, gusto, immenso.
Poi c'e' Wilson che ha approcciato a questo concerto con la sua grande semplicita' e umanita' che non riducono la gradezza del lavoro complessivo. Suo il merito di aver messo in piedi uno spettacolo audiovisivo e un concerto rock eccezionali. Parla col pubblico con un inglese perfettamente comprensibile, affronta a piu' riprese il tema che ho citato della lunghezza "ridicola" dei brani in un concerto prog, chiedendo se qualcuno nel pubblico fosse li' per caso accompagnado un fan e cosa ne pensasse, divertente sicuramente, ma sono certo che anche i non appassionati di prog hanno avuto una esperienza indimenticabile. Suona alla grande la chitarra e naturalmente le tastiere e i Synth, canta in modo perfetto con il grande contributo della band ai cori...
Bellissima la presentazione della band quando dice: sono abituato a salire sul palco con musicisti migliori di me e poi li presenta. Grande umilta' e rispetto non solo per i musicisti ma per il lovoro di una squadra eccellente sotto tutti gli aspetti, da parte di un Genio assoluto.
Grande spettacolo, fortunato ad esserci stato.
La Setlist
Set 1:
The Overview
Objects Outlive Us
Set 2:
The Harmony Codex
Home Invasion
Regret #9
What Life Brings
Voyage 34 (Phase I) (Porcupine Tree song)
Dislocated Day (Porcupine Tree song)
Abandoner
Impossible Tightrope
Harmony Korine
Vermillioncore
Encore:
Ancestral
The Raven That Refused to Sing
La band
Craig Blundell
Randy McStine
Adam Holzman
Nick Beggs
I Brani e La formazione del Disco
I Brani
- 1."Objects Outlive Us" “This is were it started”
"No Monkey's Paw"
"The Buddha of the Modern Age"
"Objects: Meanwhile"
"The Cicerones"
"Ark"
"Cosmic Sons of Toil"
"No Ghost on the Moor"
"Heat Death of the Universe"
- 2."The Overview" “This is where it ends”
"Perspective"
"A Beautiful Infinity I"
"Borrowed Atoms"
"A Beautiful Infinity II"
"Infinity Measured in Moments"
"Permanence"
Durata 41:44
La formazione
"Objects Outlive Us"
- Steven Wilson – voce, chitarra, basso, tastiere, percussioni, pianoforte, organo a pompa, produzione, mixaggio, ingegneria
- Adam Holzman – organo Hammond, Mellotron, pianoforte, Rhodes, sintetizzatore
- Randy McStine – cori, chitarra, effetti sonori, voce
- Theo Travis – flauto, sassofono
- Russell Holzman – batteria
- Willow Beggs – voce
"The Overview"
- Steven Wilson – voce, chitarra, basso, programmazione batteria, tastiere, percussioni, pianoforte, organo a pompa, produzione, mixaggio, ingegneria
- Adam Holzman – cori, pianoforte, Rhodes, sintetizzatore
- Randy McStine – cori, chitarra, tastiere, effetti sonori, ukulele, voce
- Niko Tsonev – chitarra
- Craig Blundell – batteria
- Theo Travis – sassofono
- Rotem Wilson – voce
Nota: Tutti i link ai lavori dei musicisti sono nei TAG sotto il titolo dell'articolo o nella pagina "Artisti"

























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