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Transmutation ultimo lavoro pubblicato in questo 2025 dai Karmakanic.
Mi scuso per chi non ama i post lunghi ma per questo lavoro di Reingold &Co e' DOVEROSO, qui parliamo di Un Capolavoro assoluto, un disco che vorresti non finisse mai, uno dei migliori ascolti fra le uscite di questo 2025, e probabilmente uno dei migliori degli ultimi 10 anni in ambito Progressive Rock.
Parliamo subito della band, i Karmakanic, band svedese (la Scandinavia continua a partorire capolavori in questo genere!) di Malmö dedita al progressive rock sinfonico con una line up di altissimo livello in cui figurano, Jonas Reingold che e' il leader e compositore (che ha collaborato tra gli atri con i The Tangent, Steve Hackett, Flower Kings, Nad Sylvan' per citarne alcuni), Krister Jonsson, Göran Edman (che ha lavorato con Yngwie Malmsteen) e Lalle Larsson che in questo album sono accompagnati da un folto gruppo di musicisti eccezionali fra i quali figurano Simon Phillips, Nick D'Virgilio, Steve Hackett, Amanda Lehmann, Andy Tillison (The Tangent), Luke Machin (The Tangent) e molti molti altri mostri sacri dei nostri tempi. Si noti che nella line up iniziale non figura nessun batterista, ruolo assolto dai molti prestigiosi "ospiti" che hanno collaborato a questo album.
Sulla line up quindi solo commenti positivi che si riflettono inevitabilmente nella qualita' dei brani.
Il sound e' un progressive rock classico, inevitabilmente non distante da quello degli artisti e bands con le quali i componenti hanno partecipato, ma arriva ad essere additittura supriore, concreto, credibile.
Jonas Reingold si conferma come uno dei migliori bassisti e compositori del momento. Lo cito qui per non farlo ad ogni brano, questo e' un fatto. Ha composto tutti i brani ad eccezione forse della sesta traccia, che non riporta i crediti, peccato.
- Bracing for Impact: bell’inizio con una breve intro strumentale in cui subito la sezione ritmica si mette in evidenza con Simon Phillips e Jonas Reingold.
- End of the Road con i suoi circa 10 minuti, bellissime le voci di Mitchell e McStine, pezzo molto ben costruito, potrebbe essere una hit se questo genere avesse maggiore ascolto, inizia abbastanza pop, poi si fa molto molto trascinante ed emozionante fino a crescere dopo circa 5 minuti, quando l’anima prog si accende e cambia il pezzo che si fa più complesso, grande il solo di Jonsson che nello stesso pezzo suona anche una bellissima parte di chitarra acustica e Simon Phillips che da veramente il meglio di se', che velocità e profondita' ragazzi! Molto bella la chiusura al piano di Schuller . Grande pezzo nell’esecuzione e bellissima composizione.
- Cosmic Love parte con un loop di basso e tastiere di stile Gabriel (anche nel cantato). Blundell alla batteria e' davvero eccezionale. Pezzo incalzante, veloce, elettrizzante. Grandi cori. Bello!!!
- We Got the World in Our Hands parte con una bella chitarra, una ballata leggera ma con una bellissima ampiezza, cori eccellenti, Mitchell alla voce e' davvero impeccabile. Altro pezzo eccellente. Phillips top ancora una volta. Bello l’intermezzo dispari a circa 5 minuti e la seguente crescita incrementale del pezzo fino alla chiusura che rimanda all’inizio del brano. Bella composizione di Reingold anche questa.
- All That Glitters Is Not Gold inizia con un parlato e si scorge una frase in italiano, poi parte la chitarra acustica e un bellissimo giro di fisarmonica, strumento che malinconicamente e romanticamente disegna accordi virtuosi lungo tutto il brano, pezzo molto emozionante, anche con quell’intermezzo di progressive metal lento che inizia splendidamente intorno al terzo minuto, emozioni forti che lasciano poi spazio al bel solo di sax di Townsend, e così via con atmosfere epiche e malinconiche alternate, soli di sax, virtuosismi di batteria di Blundell. Da ascoltare e ti ascoltare.
- Gotta Lose This Ball and Chain inizia di un pop di altissimo livello, una ritmica accattivante per poi lasciare spazio a un tappeto di tastiere old stile , un pezzo molto aperto e solare in chiusura, anche in questo pezzo gli arrangiamenti sono notevoli, grande gusto tutt’intorno, questo pezzo non riporta il credito alla composizione. Peccato. Bel lavoro alle chitarre elettriche di Jonsson e Cirnski .
- Transmutation, la title track, la suonano anche il grande Nick D'Virgilio con Steve Hackett, Amanda Lehmann, e questi aggiunti ad una line up mostuosa basterebbero per non fare tanti commenti. Si tratta di una suite di oltre 22 minuti che vale da sola il prezzo dell’album. Pezzo perfetto a mio avviso con il suo sapore genesiano e le sue atmosfere ampie e solari, pezzo animato da un vento fresco primaverile. Tutti hanno spazio per il virtuosismo a fasi alterne compreso il cantato. Pezzo perfetto fatto di energia e commozione nelle giuste dosi. Masterpiece.
I testi? Bellissimi, cito una parte della title track che mi ha particolarmente emozionato
"Different colors and different skin
Unity in diversity must grow within
Cause when we see we’re all the same
There is no one left to fear or blame"
L'album a mio avviso e' un Must Have per gli appassionati del Progressive Rock, posso solo consigliarlo e riscoltarlo ancora e poi ancora.
I brani
1. Bracing for Impact (2:32)
2. End of the Road (10:18)
3. Cosmic Love (5:00)
4. We Got the World in Our Hands (7:45)
5. All That Glitters Is Not Gold (6:34)
6. Gotta Lose This Ball and Chain (6:25)
7. Transmutation (The Constant Change of Everything) (22:56)
Durata 61:30
La Formazione:
- Jonas Reingold - basso, tastiere, chitarra elettrica, voce (2,7), cori (3,4,6), basso fretless (5)
- Krister Jonsson - chitarra solista (1, 4-7)
- Göran Edman - voce solista (6)
- Lalle Larsson - tastiera solista (1), tastiere (7)
Con:
- Andy Tillison - organo Hammond (1,7), clavinet (1)
- Simon Phillips - batteria e percussioni (2,4,6)
- Jan-Olof Jonsson - chitarre acustiche (2,7)
- Luke Machin - chitarre soliste (2), chitarra acustica in nylon (2)
- John Mitchell - voce solista (2,5-7), voce (3,4), chitarre a 12 corde (4)
- Randy McStine - voce solista (2), chitarre (3,4), cori (3,4), chitarre acustiche a 12 corde (4)
- Geri Schuller - pianoforte (2,5,7)
- Craig Blundell - batteria (3,5)
- Dina Höblinger - cori (4), voce solista (7)
- Lelo Nika - fisarmonica (5)
- Markus Lukastik - flauto (5)
- Rob Townsend - sassofoni tenore e soprano (5,7)
- Tomas Bodin - tastiere (5,6)
- Sven Cirnski - chitarra elettrica (6)
- Nick D'Virgilio - batteria (7)
- Steve Hackett - chitarra acustica in nylon (7)
- Amanda Lehmann - cori (7)
- Roger King - tastiere (7)
- Jonas Reingold - basso, tastiere, chitarra elettrica, voce (2, 7), cori (3, 4, 6), basso fretless (5)
Nota: Tutti i link ai lavori dei musicisti sono nei TAG sotto il titolo dell'articolo o nella pagina "Artisti"
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