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The World Under Unsun dei Lunatic Soul capolavoro appena uscito in questo 2025
Lunatic Soul è un progetto solista parallelo del musicista polacco Mariusz Duda, cantante e bassista dei grandissimi Riverside, fondato nel 2008, col quale Duda fonde stili progressive, ambient, elettronica e folk. Il suo sound e' atmosferico e spesso dark.
The World Under Unsun e' il capitolo finale di una storia che si sviluppa attraverso otto album intitolata "The Circle of Life and Death", in cui un artista-viaggiatore solitario viaggia tra la vita e la morte.
E' un doppio LP, 14 tracce per circa 90 splendidi minuti.
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L'album apre con The World Under Unsun la title track, caratterizzata da un giro ritmico continuo con suoni di tastiera per una lunga intro intensa e carica di mistero, poi il brano parte con una ritmica leggera voce elaborata e atmosferica. Brano carico di tensione e mistero, con percussioni e ritmica elettronica e una voce quasi robotica, un basso continuo e preciso, con tempi irregolari e una bellissima chitarra mai invasiva, che chiude con lo stesso tema al pianoforte iniziale e un leggero fischiato. Bellissimo brano
Loop of Fate inizia con una lunga intro che si fonda su una base di percussioni acustiche, con giri di synth che disegnano una atmosfera sospesa anche quando entra la voce, eterea e leggera. Bassi profondi scandiscono le fasi più intense del brano. Il tema principale si ripete costantemente col cantato che è spesso e' simile a un parlato, i bassi planano profondi sulla base ritmica continua e la chitarra distorta ha un suono lontano. Bellissimo il giro di chitarra e basso all’unisono e poi il brano tenta una esplosione controllata e si chiude con un bellissimo assolo di sax, bellissimo brano atmosferico.
Good Memories Don't Want to Die ha un bellissimo inizio acustico di chitarra e una grande interpretazione vocale con una eccellente estensione. Il brano e' molto dolce ed emozionante e arricchito da pizzicati di chitarra e una batteria leggera che entra solo più tardi, quando il brano prende una struttura di canzone. Bellissima traccia.
Monsters inizia con un grande giro di basso sincopato, chitarra e synth con una atmosfera di tensione e “mistero elettronico”, il cantato e' con voce parlata e carica di enfasi. L’andamento ha un non so che di medievale e la base ritmica e' onnipresente, su questa synth e chitarra fanno uno splendido lavoro.
The Prophecy apre con pianoforte elettrico con suoni echeggianti e voce eterea, in un lento intenso giro ampio e solare, con atmosfera eterea e sognante una andatura medievale epica. Entrano i tamburi che scandiscono il ritmo e poi la batteria sullo stesso giro, la bellissima chitarra elettrica in un grande assolo, per una bella fase epica con synth che danno enfasi con suoni profondi di grande intensità fin quando torna la voce con un ritornello splendido. La chitarra poi interviene con un riff di notevole carica emotiva. Brano TOP del disco veramente bellissimo con un finale che non può fare a meno di ricordare atmosfere wilsoniane.
Mind Obscured, Heart Eclipsed parte con i profondi suoni di synth che chiudono il brano precedente, arricchiti da un tappeto di suoni più alti e armonie sovrapposte di grande effetto in una lunga intro ambientale e strumentale che sale quando il synth plana sulla ritmica splendida del basso di grande complessità, incalzante con la chitarra ritmica a scandire il tempo all’unisono.
Suoni stratificati si intrecciano e sovrappongono in splendide polirtmie. Basso sontuoso. Non può non ricordare atmosfere psichedeliche. Variazioni nei suoni che si allontanano e riavvicinano fin quando non sale il basso che si fa assolo e base ritmica insieme. Poi la andatura cambia di colpo e sale un sincopato di chitarra elettrica con andatura medievale epica. Il brano si fa deciso e teso con una base ritmica elettronica che ben si adatta al mood. Un tripudio di ritmi sovrapposti inclusa la voce che con un cantato leggero si fa strumento musicale insieme agli altri. Brano ricco di sfumature anche quando rallenta e coi fiati si fa puramente ambientale, che troverebbe spazio in una colonna sonora di Vangelis. Segue una bellissima fase sospesa e interlocutoria, intensa a coinvolgente fin quando non entra una cavalcata prog con un ritmo potente di batteria e basso sul quale i synth giocano con l’enorme lavoro di basso a scandire il tempo e poi entrano le chiatte con un giro che segue all’unisono il basso, per sfociare in una chiusura leggera di questo magnifico brano.
Torn in Two apre con pianoforte e voce che bellissima e melodica splende in mood romantico e intenso. Grande sinergia fra piano e voce con cori ed echi. Bellissimo brano melodico con un mood pieno di speranza e grande ampiezza. Bella composizione che viene raggiunta da una discreta leggera base ritmica elettronica sul finale che chiude il primo LP.
Hands Made of Lead inizia con una intro di synt spaziali e intarsi di basso, spoken words e un bel giro di pianoforte, sul quale si aggiunge il pianoforte elettrico prima di una partenza intensa del brano con batteria potente e chitarra elettrica distorta a disegnare una tesa atmosfera al confine col progressive metal sulla quale il pianoforte ininterrottamente disegna il suo giro continuo. Brano che diventa in crescendo epico ed eclettico quando lo splendido sax parte col suo grandissimo assolo. Variazioni sul tema sono tracciate dalla complessità del basso ipnotico e metronomico. I synth cominciano a giocare sulla base metal con suoni sovrapposti ai ritmi sincopati in un ordinato disordine di dissonanze e poliritmie. Enorme lavoro di composizione ed esecuzione. Brano TOP per intensità e complessità.
Ardour e' una cavalcata epica tracciata dal basso in stile medievale e incalzante, voci epiche che seguono coralmente la melodia e i synth che disegnano l’atmosfera. Bella la chitarra ritmica ed elettrica su questo sfondo denso ed intenso di suoni. Le voci si fanno bisbigli sul finale.
Game Called Life e' il brano che preferisco dell'album, in chiave folk con una atmosfera a tratti orientale con grande enfasi data da bassi suoni di synth e profondi tamburi. Bellissima la pausa di piano che lascia subito spazio ad una fase completamente di musica elettronica ai confini del Krautrock anni 90' con ritmi sincopati e voce elaborata. Intersezioni di suoni ritmici e voci corali con chitarra acustica, atmosfera di tensione e una splendida sovrapposizione di stili. Brano fantastico
Confession inizia con un giro di chitarra accattivante e voce, brano melodico e intenso fin dalle prime battute, una ballata elettroacustica,con una lunga sezione acustica che viene arricchita da synth con leggere dissonanze che ne accrescono l’intensità, poi la batteria aggiunge la ritmica che fa da base a lunghi suoni di chitarra elettrica in un assolo che unendosi alla voce rende il brano assolutamente atmosferico e psichedelico. Bellissimo.
Parallels e' un'altro brano TOP del disco ed e' caratterizzata da bassi profondi e suoni elettronici ritmici echeggianti, con grande scelta di suoni che planano e si fanno intarsi sul substrato lento e ondeggiante in una lunga sezione atmosferica sulla quale la chitarra muove un giro acustico leggero. Intreccio ritmico fra suoni bassi e elettronici, echeggianti e melodici, una sorta di mandala in musica, un caleidoscopio di suoni sovrapposti diversi e armoniosi, frattali musicali. Fantastico.
Self in Distorted Glass inizia con suoni percussivi profondi, chitarra acustica e voce, con un ritmo sostenuto in chiave folk che prosegue per tutto il brano e sul quale intervengono brevi cori, svisature di chitarra, mentre la voce e' mplto intensa. I suoni di chitarra che ricordano la trilogia dei King Crimson (in particolare Discipline) a tratti. Un post-folk quello di tribù aliene che danzano il ballo della guerra, avvincente e coinvolgente. Anche la chitarra elettrica disegna un assolo distorto in una chiave melodica quasi orientaleggiante. Il brano chiude con pianoforte e voce sussurrata e il leggero suono delle onde che si infrangono sulla spiaggia, lente e distensive come la melodia che le accompagna. Brano TOP, meraviglioso
The New End chiude questo splendido lavoro con pianoforte e voce, molto coinvolgente con bellissima melodia e un bel cantato intenso e ampio, un mood speranzoso e romantico con una grande interpretazione vocale e pianistica. Brano intenso, delicato e a tratti commovente che chiude con uno splendido giro di piano.
Artwork di grande impatto visivo.
Questo disco e' senza dubbio un capolavoro, con una grande varietà di stili fusi tra loro in modo eccezionale. Ci ho trovato atmosfere epiche medievali, Post-Folk, Prog Eclettico, Rock Psichedelico, Progressive Metal, Krautrock, ma anche tracce romantiche, intense e appassionatamente malinconiche, pianoforte, synth e percussioni acustiche, armonie elettroniche, grande complessita', splendide composizioni, Armonie vocali, dissonanze e poliritmie.
Un intreccio ritmico fra suoni elettronici ed acustici, echeggianti e melodici, una sorta di mandala in musica, un caleidoscopio di suoni sovrapposti diversi e armoniosi, frattali musicali.
Un vero capolavoro di sovrapposizione e rielaborazione di generi, con strumenti acustici e pianoforte, voci corali folk, strumenti elettronici, synth e percussivi che si intrecciano con perfetto equilibrio, co plessivamente qualcosa di assolutamente nuovo che potrebbe definire un nuovo genere nell’ambito del prog di questo secolo e di cui si aveva assolutamente bisogno.
Grandissimo il lavoro di tutti i componenti della band e particolarmente incisivo quello del basso, ai limiti della perfezione, virtuosismo ritmico e melodico, profondità e precisione all’estremo.
Questo disco e' gia' un MUST.
Nota: Tutti i link ai lavori dei musicisti sono nei TAG sotto il titolo dell'articolo o nella pagina "Artisti"
Tracklist
LP1 (44:48)
1. The World Under Unsun (6:58)
2. Loop of Fate (6:19)
3. Good Memories Don't Want to Die (4:45)
4. Monsters (4:27)
5. The Prophecy (6:42)
6. Mind Obscured, Heart Eclipsed (11:42)
7. Torn in Two (3:55)
LP2 (44:48)
1. Hands Made of Lead (8:04)
2. Ardour (4:26)
3. Game Called Life (9:41)
4. Confession (4:26)
5. Parallels (3:17)
6. Self in Distorted Glass (10:25)
7. The New End (4:29)
Durata Totale 89:36
LineUp
- Mariusz Duda - voce, bassi, ottavini, chitarre acustiche, pianoforte, tastiere, percussioni, programmazione
Con:
- Wawrzyniec Drumowicz - batteria
- Marcin Odyniec - sassofono
- Mateusz Owczarek - paesaggi sonori

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