
Tertium non Datur, degli Ezra Winston, del 2021
Gli Ezra Winston sono un gruppo italiano originario di Roma, parte del movimento di rinascita del rock progressivo in Italia tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90.
La band si formò nel 1986 dall'incontro di tre compagni di liceo: Mauro Di Donato (basso, voce, tastiere), Fabio Palmieri (chitarre) e Mario Bianchi (tastiere). A loro si unirono successivamente Paolo Lucini (flauto) e Daniele Iacono (batteria).
Il loro stile è un raffinato Progressive Rock Sinfonico con le influenze dei mostri sacri degli anni 70 e con influenze jazz, medievali e classiche
Hanno pubblicato tre album nella loro storia. La band è cambiata nel corso degli anni da quando si sono formati, Myth of the Chrysavides (1988) album di esordio autoprodotto, un concept album dai toni fiabeschi e oscuri, Ancient Afternoons (1990) lavoro più complesso e ambizioso a cui partecipa Aldo Tagliapietra (Le Orme) nel brano "Nightstorm" e Tertium non datur (2021) una raccolta di brani in studio e materiale live risalente al 2004.
Dopo lo scioglimento avvenuto nei primi anni '90, i membri hanno proseguito in progetti paralleli e collaborazioni (come la produzione di colonne sonore), riunendosi sporadicamente per sessioni di registrazione ed esibizioni live.
Tertium non Datur ha segnato il ritorno discografico dopo 31 anni di silenzio dal precedente Ancient Afternoons (1990), un album di circa 45 minuti per 5 brani che spaziano tra il rock sinfonico e il neo-prog classico e include brani d'archivio e registrazioni risalenti al periodo 2004-2005, poi rifinite in studio.
- Dial-Hectic con i suoi oltre 7 minuti apre il disco con una grande sinergia fra le tastiere di Mauro Di Donato e la chitarra di Fabio Palmieri, brano con frequenti cambi di tempo frenetici (da cui il titolo del brano) ma con grande melodia.
- Call Up traccia di circa 7 minuti è un brano atmosferico con alternanza di pause e progressioni e la voce che lascia spazio alle sezioni strumentali con una grande parte di flauto.
- The Rain Comes è un brano di oltre 8 minuti, uno dei più belli del disco che inizia malinconico e converge su assoli di chitarra molto intensi
- Mars Attacks è il brano più lungo del disco, una cavalcata prog con una sezione ritmica in grande evidenza e lunghe sezioni strumentali in cui oltre al rock sinfonico si toccano anche momenti jazz-rock.
- Odd One Out, brano di circa 10 minuti, chiude l'album, brano epico con suoni seventies uniti a sonorità attuali con un finale imponente.
Atmosfere oniriche, splendidi tastiere e flauto, un moderno salto nel passato, bellissime le sonorità e le atmosfere, un sound prog di altri tempi, il cantato in inglese lo rende molto “europeo” ma è un carattere che non assume solo a causa della lingua ma nel suo complesso per la musicalità ispirata a band come i Camel e i Genesis. Davvero molto bello e suonato alla grande. Consigliato!!!
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Tracklist
1 - Dial-Hectic 7:19
2 - Call Up 6:44
3 - The Rain Comes 8:22
4 - Mars Attacks 11:49
5 - Odd One Out 10:39
LineUp
Chitarra Acustica – Fabio Palmieri (2, 5), Mauro Di Donato (4)
Cori – Paolo Lucini (2)
Basso – Fabrizio Santoro (2, 5), Paolo Lucini (3), Simone Maiolo (1, 4)
Fagotto – Andrea D'Aprano (5)
Chitarra Classica – Mauro Di Donato (2)
Batteria – Daniele Iacono (4), Ugo Vantini (1, 2, 3, 5)
Chitarra Elettrica – Fabio Palmieri (1, 2, 5), Mauro Di Donato (3), Stefano Pontani (1, 2, 4, 5)
Flauto, Flauto Piccolo, Sassofono – Paolo Lucini (2)
Tastiere, Voce – Paolo Lucini (1)
Synth [Vento] – Paolo Lucini (2, 3, 4, 5)
Tin Whistle – Paolo Lucini (4)
Voce – Paolo Lucini (5)
Voce, Tastiere – Mauro Di Donato






















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